Occhi puntati sull’immobiliare italiano

Prestando attenzione alle mutevoli condizioni dei diversi settori, è possibile valutare diverse strategie di ingresso nel mercato immobiliare. Il mercato è multiforme e comprende settori come uffici, residenziale, retail, industriale, tempo libero e hotel, nonché i comparti in rapida crescita degli alloggi destinati a studenti e all’assistenza sanitaria. L’industria alberghiera continua ad attrarre una quota significativa di capitale insieme al settore logistico, mentre il settore degli uffici presenta contrazioni o crescite a seconda delle città. La percentuale di unità immobiliari vacanti è leggermente in aumento, anche se non in tutti i quartieri delle città.

L’Italia è il luogo ideale per le numerose opportunità che offre in tutti i settori, soprattutto per investimenti a lungo termine. Molti investitori stranieri stanno venendo in Italia per beneficiare dell’indebolimento della moneta europea e dei prestiti convenienti. Le banche offrono mutui, volti alla promozione dell’efficienza energetica degli edifici, che garantiscono notevoli vantaggi fiscali, sia per l’acquisto che per lavori di ristrutturazione.

Gli investimenti sono per lo più concentrati nel settore retail. Il segmento, che si conferma asset strategico per investimenti, ha registrato una crescita maggiore a Torino, anche se in generale il mercato Milanese si conferma il più fluido tra quelli italiani mentre la quota di capitale investita a Roma si è ridotta notevolmente. A livello europeo, nel 2018, il volume delle transazioni immobiliari nel retail (compresi centri commerciali, outlets e negozi lungo le strade centrali delle grandi città, che sembrano essere gli investimenti più sicuri) ha comportato investimenti per 56 miliardi di euro, ponendo il settore retail al secondo posto, dopo gli uffici, in termini di volumi.

Come anticipato, si registra un crescente interesse per soluzioni alternative quali residenze sanitarie, alloggi per studenti e anche cinema, che stanno acquisendo quote sempre più rilevanti rispetto al volume totale investito. Per molti aspetti, il nuovo è considerato costoso e molti preferiscono ristrutturare o acquistare terreni per la costruzione lontano dal centro. Esiste una crescente correlazione tra l’aumento dei prezzi degli immobili e gli investimenti a lungo termine.

Per un investimento a lungo termine, anche i terreni si stanno dimostrando un’opzione valida e sicura. Tuttavia, sono pochi i risparmiatori che possiedono le competenze utili a identificare correttamente quali terreni mostrano potenziale e quindi realizzare complessi residenziali, commerciali, agricoli o misti.

Operando su un livello di rischio più elevato, alcuni investitori puntano alla costruzione di immobili. In questi casi però i mutui vengono concessi meno frequentemente rispetto ad investimenti per unità già ultimate, poiché la proprietà deve ancora definire il suo valore sul mercato. Ciò nonostante, sempre più investitori a lungo termine sono attratti dal settore Build-to-Rent.

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