Esecuzione di lodi arbitrali stranieri in India: minore potere di inchiesta e maggiore affidabilità

Lo sviluppo del commercio internazionale ha reso necessaria la creazione di metodi efficienti di risoluzione delle controversie come l’arbitrato e l’esecuzione dei conseguenti provvedimenti che definiscono i diritti e gli obblighi delle parti. In alcuni casi, ottenere una decisione da parte di un tribunale straniero è solo una battaglia vinta a metà ed è bene tenere a mente alcuni dettagli.

La procedura per l’esecuzione dei provvedimenti arbitrali in India è regolata principalmente dall’Arbitration & Conciliation Act del 1996 e dal Codice di Procedura Civile.

L’India è firmataria della Convenzione sul riconoscimento e l’applicazione dei lodi arbitrali stranieri, 1958 (Convenzione di New York) e della Convenzione di Ginevra sull’esecuzione dei lodi arbitrali stranieri, 1927 (Convenzione di Ginevra). Se un soggetto è destinatario di un provvedimento vincolante emesso da un Paese firmatario della Convenzione di New York o della Convenzione di Ginevra e il lodo viene pronunciato in un territorio che è stato riconosciuto come Paese firmatario della convenzione da parte dell’India, il lodo sarà esecutivo in India.

I requisiti, ai sensi della Sezione 47 dell’Arbitration Act, sono i seguenti:

  1. Lodo originale o copia debitamente autenticata secondo le modalità richieste dal Paese in cui viene rilasciata.
  2. Accordo originale o copia debitamente certificata.
  3. Le prove necessarie per dimostrare che il lodo sia di origine straniera, ove possibile.

Tuttavia, il lodo sarà ritenuto inapplicabile nel caso in cui:

  1. Le parti dell’accordo erano incapaci al momento della conclusione.
  2. L’accordo in questione non è conforme alla legge a cui le parti lo hanno sottoposto o ai sensi della legge del Paese in cui è stata pronunciato il lodo.
  3. Si è verificato un vizio nella notificazione della avvenuta nomina dell’arbitro o dell’instaurazione del procedimento arbitrale o della composizione del collegio arbitrale o la convenzione arbitrale non era prevista dall’accordo.
  4. La composizione del collegio arbitrale o della procedura arbitrale non è conforme alla legge del Paese in cui si è svolto l’arbitrato (in caso di lodi stranieri).
  5. Il lodo, o il ricorso alla procedura arbitrale, non è previsto dall’accordo o contiene decisioni su questioni che esulano dall’ambito di giurisdizione dell’arbitrato.
  6. La decisione non è ancora diventata esecutiva o è stata annullata o sospesa da un’autorità competente del Paese in cui, o in base alla legge di cui, è stata pronunciato il provvedimento.
  7. L’oggetto della controversia non può essere risolto mediante arbitrato secondo la legge Indiana.
  8. L’esecuzione del lodo sarebbe contraria all’ordine pubblico in India.

Nella recente sentenza Bharat Aluminium Co. v. Kaiser Aluminium Technical Service, la Corte Suprema ha confermato l’autonomia delle parti nella stipula di convenzioni arbitrali straniere e ha limitato la portata della giurisdizione delle Corti Indiane di fronte all’esecuzione di un lodo arbitrale straniero. In questo modo, si ha maggiore coerenza  per coloro che desiderano eseguire provvedimenti conclusivi di controversie risolte presso i seggi arbitrali al di fuori dell’India.

Per concludere, l’esecuzione delle decisioni arbitrali in India, alla luce della recente sentenza, è una procedura conforme all’ordinamento ed è quindi di sostegno alle relazioni commerciali a livello transnazionale.

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