Caso pratico sul tema dell’attivazione delle clausole di non concorrenza ai sensi delle leggi indiane

Fatti

Nel 2018, Amit Kumar è stato assunto da Mobile India, una società produttrice di elettronica a Mumbai, in India, come direttore dello stabilimento. In base al suo contratto di lavoro con Mobile India, il sig. Amit Kumar aveva facoltà di interrompere il proprio rapporto di lavoro dopo aver dato un preavviso di 2 mesi. Il contratto comprendeva anche una clausola sulla non concorrenza che riportiamo di di seguito:

“Durante il periodo di lavoro e per un periodo di due anni dalla cessazione del rapporto di lavoro (indifferentemente dalla causa della risoluzione), Amit Kumar non deve direttamente o indirettamente partecipare, essere assunto o lavorare per conto di qualsiasi impresa impegnata in un’attività sostanzialmente simile e concorrenziale con Mobile India e le sue filiali o società collegate ”.

Nel dicembre 2019, Amit Kumar ha notificato la sua lettera di dimissioni e ha terminato il suo rapporto di lavoro impiego con Mobile India. Nel marzo 2020, il responsabile delle risorse umane di Mobile India ha scoperto che Amit Kumar era stato assunto da uno dei concorrenti di Mobile India come direttore dell’impianto.

 

Problema

La condotta del sig. Amit Kumar viola la clausola di non concorrenza del contratto di lavoro con Mobile India? e può allo stesso Kumar essere proibito lavorare con il concorrente di Mobile India o essere citato in giudizio per danni contrattuali?

 

Risposta

Sulla base dell’analisi che segue e delle recenti sentenze dei Tribunali dell’India, c’è un’alta probabilità che il sig. Amit Kumar non possa essere interdetto dal continuare a lavorare con il concorrente di Mobile India o essere citato in giudizio per danni contrattuali, in quanto la clausola di limitazione della concorrenza, può essere considerata eccessivamente ampia nell’ambito e irragionevole dai tribunali dell’India.

 

Analisi

In base alla Sezione 27 dell’Indian Contract Act, 1872, ogni accordo in base al quale è impedito a chiunque di esercitare una professione, un commercio o un’attività legale legittima di qualsiasi tipo, è in tal senso nullo. Tuttavia, colui che vende l’avviamento di un’impresa può concordare con l’acquirente di astenersi dallo svolgere un’attività analoga, entro determinati limiti locali, a condizione che tali limiti appaiano alla Corte ragionevoli, tenuto conto della natura dell’attività.

L’articolo 19, lettera g), della Costituzione dell’India offre chiaramente a tutti i cittadini il diritto di esercitare qualsiasi professione, commercio o impresa. Questo non è un diritto assoluto e restrizioni ragionevoli possono essere imposte nell’interesse del pubblico.

Ai sensi di questo diritto fondamentale e della ristretta interpretazione della Sezione 27, i Tribunali in India hanno raramente sostenuto le limitazioni alla concorrenza e hanno  interpretato restrittivamente questa disposizione per garantire che i principi di giustizia, moralità ed equità siano opportunamente applicato, a seconda dei fatti e delle circostanze di ciascun caso.

Ad ogni modo è comune orientamento per cui le disposizioni di non concorrenza vincolano i lavoratori durante il periodo del loro rapporto di lavoro. L’interpretazione delle leggi in merito alla validità di tali restrizioni sui lavoratori dopo la risoluzione del contratto di lavoro è più controversa e dibattuta dinanzi ai Tribunali. Gli investitori stranieri dovrebbero tenerlo presente al momento della conclusione di contratti di lavoro con i propri dipendenti in India.

 

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Nota: per comodità di lettura, l’articolo è stato redatto sotto forma di caso pratico.

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