Uno sguardo alla legge sulla mediazione, 2021

Introduzione

Il sistema giudiziario in India è segnato da ritardi nella giustizia principalmente a causa del numero di cause pendenti e del tempo impiegato per concluderle. Al fine di facilitare la rapida risoluzione delle controversie, al di fuori dei tradizionali sistemi giudiziari, si rileva la necessità di una Legge autonoma sulla Mediazione.

Di recente, il capo della giustizia indiana (CJI), NV Ramana, parlando al vertice sulla mediazione India-Singapore nel luglio 2021, ha suggerito che la mediazione dovrebbe essere resa obbligatoria come primo passo nella risoluzione delle controversie e che una legislazione concreta dovrebbe essere implementata al riguardo. Successivamente, nel mese di dicembre 2021, il CJI, rivolgendosi al Curtain Raiser and Stakeholders’ Conclave of International Arbitration and Mediation Centre (IAMC) presso l’Hyderabad International Convention Center, ha nuovamente sottolineato la necessità di un meccanismo separato ed ha affermato che i Tribunali dovrebbero essere l’ultima risorsa per la risoluzione delle controversie.

Pertanto, nel tentativo di promuovere, facilitare e rafforzare la posizione della mediazione come meccanismo efficace di risoluzione alternativa delle controversie (“ADR”), il 5 novembre 2021 il Ministero della Giustizia e della Legge ha presentato al pubblico un disegno di Legge sulla Mediazione 2021 per ricevere commenti e suggerimenti.

Il disegno di legge mira a promuovere, incoraggiare e facilitare la mediazione, in particolare la mediazione istituzionale per la risoluzione di controversie commerciali e non, far rispettare accordi transattivi di mediazione nazionali e internazionali, prevedere un organismo per la registrazione dei mediatori, incoraggiare la mediazione comunitaria e rendere accettabile ed economicamente vantaggiosa la mediazione online per controversie connesse o incidentali.

Essendo l’India uno dei firmatari della Convenzione delle Nazioni Unite sugli Accordi Transattivi Internazionali Risultanti dalla mMediazione (“Convenzione di Singapore“) insieme ad altre 54 nazioni, ne potra’ trarre grandi benefici poiché, ai sensi del disegno di legge, la mediazione sia nazionale che internazionale saranno efficaci.

Legge vigente:

In India, la mediazione è stata legalizzata per la prima volta ai sensi del Codice di Procedura Civile, 1908 (CPC). La sezione 89 del CPC recita con l’Ordinanza 10 Regola 1A, incaricando i tribunali civili a deferire le controversie a procedimenti di ADR. Questo metodo è noto come “mediazione deferita dal tribunale”. Successivamente sono state adottate disposizioni ai sensi della Legge sull’Arbitrato e la Conciliazione del 1996 che stabilisce la procedura per la nomina del mediatore o dei mediatori per la parte che cerca di risolvere la controversia tramite la mediazione senza l’intervento del Tribunale. Tuttavia, la sostenibilità di questi metodi è discutibile e gli stessi non sono risultati molto popolari. Successivamente, sono state emanate altre leggi come il MSME Act 2006, Companies Act 2013, Industrial Relations Code 2020, Commercial Courts Act ecc., che prevedono la mediazione come meccanismo di risoluzione delle controversie. Tuttavia, nessuno di loro è risultato adeguato,dando così finalmente luogo all’attuazione di una normativa standardizzata dedicata alla Mediazione.

Analisi del disegno di legge

Il disegno di legge riconosce sia la mediazione interna che la mediazione internazionale condotta in conformità con la Convenzione di Singapore. Inoltre, il disegno di legge ha riconosciuto un accordo transattivo raggiunto tramite mediazione nazionale e internazionale, definitivo e vincolante tra le parti ed il soggetto attore. Pertnato, l’accordo transattivo mediato ai sensi del presente disegno di legge è esecutivo secondo le regole stabilite dal CPC .

Inoltre, l’articolo 6, paragrafo 1, del disegno di legge rende obbligatorio per le parti l’adozione di misure per la risoluzione delle controversie mediante la mediazione stragiudiziale, in conformità con le disposizioni del disegno di legge, prima di intentare una causa o procedere in qualsiasi tribunale o tribunale. È obbligatorio concludere il procedimento di mediazione entro un termine di 90 giorni dal suo inizio. Tale termine può essere prorogato con il consenso di entrambe le parti. Il disegno di legge prevede anche materie da escludere dall’ambito della mediazione e che non sono idonee alla mediazione. Il disegno di legge riconosce la mediazione online, con il consenso scritto di entrambe le parti in qualsiasi fase del procedimento in modalità video o audio o entrambe.

Il disegno di legge attribuisce poteri alle parti di rivolgersi ai tribunali della giurisdizione competente per chiedere un provvedimento provvisorio d’urgenza in caso di emergenza, prima dell’inizio o durante la prosecuzione del procedimento di mediazione.

Il disegno di legge pone inoltre l’obbligo a carico del mediatore così incaricato di comunicare per iscritto prima dell’inizio del procedimento di mediazione in merito a circostanze o circostanze potenziali, personali, professionali o finanziarie, che possano costituire conflitto di interessi o che possano dar luogo a giustificati dubbi sulla sua indipendenza o imparzialità come mediatore. Inoltre, sono state anche previste disposizioni per revocare il mandato di un mediatore in caso di conflitto di interessi. In base a quanto previsto dal disegno di legge, il mediatore può assistere le parti nell’individuazione delle problematiche, nella riduzione dei malintesi, nel chiarimento delle priorità , esplorando aree di compromesso e generando opzioni nel tentativo di risolvere la controversia. Il disegno di legge chiarisce che il ruolo di un mediatore è un mero ruolo facilitativo e che non può obbligare ad alcuna transazione né fornire alcuna garanzia che la mediazione possa concludersi con una transazione.

Inoltre, la sezione 13 fornisce anche un meccanismo per terminare il mandato di un mediatore, qualora vi sia un dubbio giustificato sull’indipendenza o l’imparzialità del mediatore.

Inoltre, ai sensi del disegno di legge, un Accordo di Transazione Mediato Nazionale può essere impugnato per motivi di frode, corruzione, grave scorrettezza o impersonificazione, mentre un Accordo di Transazione Mediato Internazionale può essere impugnato per motivi di incapacità di risoluzione tramite mediazione ai sensi della legge indiana, qualora l’accordo transattivo sia stato viziato da errore, violenza, dolo o corruzione e sia in contrasto con l’ordine pubblico indiano

Il disegno di legge ha conferito poteri per istituire un Consiglio di Mediazione dell’India al fine di definire regole, regolamenti, politiche, linee guida per la condotta della mediazione,

Il disegno di legge prevede la Mediazione Comunitaria, alla quale si può ricorrere qualora una controversia possa pregiudicare la pace, la tranquillità tra i residenti o le famiglie di qualsiasi area o località, previo consenso delle parti. Il disegno di legge esplicita la procedura per la mediazione comunitaria.

Conclusione

Ad oggi, l’India non prevede una legislazione separata emanata esclusivamente a scopo di mediazione. Questa coraggiosa mossa del Dipartimento degli Affari Legali per istituire una legge autonoma sulla mediazione alleggerirà in larga misura il peso gravante sui tribunali ordinari e fornirà anche giustizia alle persone in modo tempestivo.

 

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