INTRODUZIONE
Nell’era attuale dell’Intelligenza Artificiale (IA), l’India sta affrontando preoccupazioni normative al fine di sviluppare un sistema solido che incoraggi un uso sicuro dell’IA in diversi settori, tra cui ricerca ed istruzione, applicazioni industriali, assistenza clienti e sanità, automazione e altri ambiti.
Dal punto di vista tradizionale, ci sono preoccupazioni riguardanti le sfide legali ed etiche introdotte dalle tecnologie IA.
Attualmente, l’India non dispone di un quadro normativo specifico per l’IA. Tuttavia, il governo indiano ha riconosciuto la necessità di misure regolatorie e linee guida per garantire che lo sviluppo dell’IA sia in linea con gli interessi nazionali, in particolare in aree come la privacy, la protezione dei dati e la sicurezza.
Secondo le statistiche, il mercato globale dell’IA dovrebbe raggiungere un valore di 305,9 miliardi di dollari nel 2024, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 15,83% fino al 2030. In India, il mercato dell’IA è destinato a raggiungere un CAGR del 17,94% entro il 2030, superando i 5,47 miliardi di dollari nel 2024.
Le startup indiane stanno puntando molto sullo sviluppo dell’IA, sfruttando la tecnologia per la diagnosi delle malattie e la creazione di piattaforme di conversazione simili a quelle umane. Il terzo più grande ecosistema di startup al mondo sta assistendo a una crescita esponenziale dell’IA.
Di conseguenza, l’India ha visto la nascita di oltre 200 startup di Generative AI, che hanno raccolto più di 1,2 miliardi di dollari dal 2020.
ASPETTI LEGALI
A differenza dell’Unione Europea, che ha recentemente pubblicato la prima legge completa sull’IA, chiamata AI Act (Regolamento (UE) 2024/1689 che stabilisce norme armonizzate sull’intelligenza artificiale), l’India ha emesso una serie di avvisi relativi all’IA, ma attualmente non esistono leggi specifiche che regolino l’IA nel Paese. Tuttavia, la legislazione esistente, come l’Information Technology Act del 2000, il Digital Personal Data Protection Act del 2023 e le Information Technology Rules del 2021, svolge un ruolo significativo nel monitorare le attività legate all’IA.
L’Information Technology Act prevede il risarcimento in caso di violazione della privacy dei dati a causa di una gestione negligente delle informazioni personali sensibili. I sistemi IA devono rispettare rigorosi requisiti di protezione dei dati personali. Allo stesso modo, i deepfake generati dall’IA e altri contenuti fraudolenti generati dall’intelligenza artificiale sono punibili per frode tramite impersonificazione.
Il Digital Personal Data Protection Act del 2023 impone l’obbligo di ottenere il consenso dell’utente prima di trattare i dati personali. Inoltre, le aziende che utilizzano l’IA devono segnalare le violazioni dei dati alle autorità di regolamentazione entro un periodo di tempo specifico, garantendo così una maggiore responsabilità.
Infine, le IT Rules che regolano gli intermediari rendono obbligatorio per i sistemi IA garantire che le loro piattaforme non ospitino, mostrino o trasmettano contenuti illeciti, il che è particolarmente rilevante per i sistemi IA che generano contenuti, come i deepfake o i media automatizzati.
Il governo indiano, attraverso il suo principale think tank di politica pubblica, il NITI Aayog, ha rilasciato la “National Strategy for Artificial Intelligence – #AIForAll”, una strategia che stabilisce linee guida per la ricerca e lo sviluppo dell’IA, concentrandosi su settori come la sanità, l’agricoltura, l’istruzione, le città intelligenti e le infrastrutture, nonché la mobilità e la trasformazione digitale.
Nel 2021, il NITI Aayog ha inoltre pubblicato i “Principi per un’IA responsabile” in due fasi. Il documento stabilisce linee guida per la governance dell’IA, coprendo principi come trasparenza nelle decisioni, responsabilità e inclusività, con particolare attenzione all’impatto dell’IA sulla creazione di posti di lavoro e sull’automazione industriale.
Il Ministero dell’Elettronica e della Tecnologia dell’Informazione (MeitY) ha inoltre creato comitati sull’IA, che hanno presentato rapporti sullo sviluppo, la sicurezza e le questioni etiche legate all’intelligenza artificiale.
IL FUTURO
L’India è anche membro del Global Partnership on Artificial Intelligence (GPAI), un’iniziativa volta a promuovere lo sviluppo responsabile dell’IA a livello globale. Recentemente, il vertice GPAI si è concentrato sull’IA responsabile, la governance dei dati e il futuro del lavoro. Questi dibattiti hanno rafforzato l’impegno dell’India nell’implementazione di pratiche etiche per l’IA in linea con gli standard globali, come i Principi dell’IA dell’OCSE.
Il governo indiano sta investendo attivamente nel settore dell’intelligenza artificiale. Recentemente, ha approvato un investimento di 103 miliardi di rupie (circa 1,25 miliardi di dollari) per progetti di IA nell’arco di cinque anni.
L’obiettivo di questo investimento è diversificato: dallo sviluppo di infrastrutture informatiche alla creazione di modelli linguistici avanzati e al supporto delle startup IA.
Il governo intende inoltre istituire un Ufficio Nazionale per la Gestione dei Dati, che collaborerà con vari dipartimenti e ministeri governativi per migliorare la qualità dei dati e renderli disponibili per lo sviluppo e l’implementazione dell’IA. Questi investimenti mirano a favorire la creazione di applicazioni IA nel settore pubblico.
CONCLUSIONE
Poiché l’IA continua a diffondersi in tutto il mondo, l’India sta lavorando per formulare una legge completa che cerchi di bilanciare la promozione dell’innovazione con l’adozione di pratiche IA responsabili ed etiche.
