All’inizio del 2017, le autorità cinesi hanno annunciato alcune misure che stringeranno i controlli sui capitali in valuta estera. Dopo la politica che proibisce ai residenti in Cina di comprare l’assicurazione sugli investimenti esteri tramite Union Pay e le norme che limitano le fusioni transfontaliere, il governo cinese ha recentemente deciso di tagliare anche gli acquisti di divise estere.
Nel dettaglio, secondo quanto previsto dalle normative e dai regolamenti vigenti, un privato cittadino cinese può convertire fino a 50,000$ US in moneta estera all’anno. Tuttavia, secondo le nuove normative, quando si converte valuta estera, chi cambia moneta deve compilare una apposita domanda chiamata Application on Individual Purchasing Foreign Currency e fornire informazioni dettagliate circa quando, dove e come spenderà tale denaro.
Inoltre, ci sarà certamente un controllo piuttosto stretto delle transazioni cross border di alto valore, controllo che verrà effettuato dallo State Administration of Foreign Exchange (SAFE). Le autorità hanno ulteriormente enfatizzato che sotto le normative correnti relative al foreign exchange, i singoli investitori cinesi non sono autorizzati ad acquistare immobili all’estero, investire in foreign equity markets, a comprare polize assicurative straniere sulla vita o altri prodotti finanziari in genere.
Secondo la Application on Individual Purchasing Foreign Currency, nel caso in cui, chi cambia denaro, non rispetti le norme e i regolamenti cinesi, verrà inserito in una lista definita “Watch List” – Sotto Osservazione – e non potrà cambiare ulteriore valuta estera per i succesivi due anni; nei casi più seri, potrebbe ritrovarsi a pagare una multa pari al 30% del capitale in valuta estero scambiato oltre ad una multa “unica fissa” pari a non meno di 50,000 RMB.
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