La Cina lancia una serie di meccanismi per la protezione della Propietà Intelletuale

A seguito di un crescente aumento dell’innovazione in ambito IP in Cina, il governo del Paese ha deciso di essere più rigido nella protezione dei diritti di proprietà intellettuale e ha attivato diverse iniziative che porteranno importanti cambiamenti a vantaggio dei “creatori” e degli investitori in Cina. Si riportano, di seguito, i principali.

Prima di tutto, nel 2001, la Cina è diventata membro del WTO e, dunque, il 2016 è stato il suo 15esimo anno di adesione; quest’anno segna, dunque, l’imminente scadenza dei 15 anni dopo i quali la Cina dovrà affrontare decine di problematiche IP connesse allo scadere dei 15 anni del cosiddetto  “termine di protezione”. È quindi evidente il motivo per il quale il governo cinese stia spingendo per cooperare con diverse organizzazioni internazionali e abbia deciso, recentemente, di stabilire nuovi meccanismi per rafforzare la protezione sulla Proprietà Intellettuale.

Una delle evidenze del rinnovato impegno del Paese sul tema dell’IP ne è stata anche la sesta edizione del China International Copyright Expo, tenutosi a Guangzhou il 5 dicembre scorso. L’Expo, infatti, è stato dedicato alle nuove opportunità per rafforzare la cooperazione nel settore IP tra le organizzazioni globali. Inoltre, un forum sulle proprietà intellettuali nel settore IT è stato organizzato dal governo di Hong Kong, l’Hong Kong Trade Development Council e l’Hong Kong Design Centre il 1° dicembre 2016.

Anche i numeri confermano il ruolo fondamentale che questo Paese ricopre nel settore IP in tutto il mondo. Secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale sulle Proprietà Intellettuali (World Intellectual Property Organization-“WIPO”), infatti, l’Ufficio statale cinese sulla proprietà intellettuale è l’unica struttura, nell’intero globo, a ricevere 1 milione di richieste di iscrizione in un solo anno. Nel contempo, 7600 controversie sui brevetti nell’ambito e-commerce sono state gestite dalle autorità competenti in Cina.

Per il futuro, lo State Intellectual Property Office, ha recentemente annunciato che il Governo sta utilizzando varie tecnologie per il monitoraggio di grandi quantitativi di dati per sorvegliare e proteggere da eventuali infrazioni online i brevetti.

L’argomento della proprietà intellettuale è, da sempre, centrale nel business di un’impresa e la Cina è un Paese che merita particolare attenzione. Queste novità e molte altre informazioni sono contenute nella Guida IPR, diritti di proprietà intellettuale in Cina, scritta dall’avvocato Carlo D’Andrea e pubblicata a Dicembre.

Per richiederla, si prega di scrivere a info@dandreapartners.com.

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