Negli ultimi anni, gli investimenti esteri in uscita dalla Cina hanno subito un forte rallentamento, dovuto a controlli sempre più severi imposti sul flusso di capitali in alcune specifiche aree. Mentre gli investimenti esteri dalla Cina evolvono e si sviluppano adattandosi alla nuova linea adottata dal Paese, quali sono le industrie e le politiche governative che contribuiscono a ridefinirne il futuro?
Cambio di Policy
Nel 2016, la Cina ha rappresentato la seconda fonte di investimenti esteri diretti (FDI) globali in uscita; le società cinesi sono state protagoniste nel numero record di 622 operazioni di fusione e acquisizione per un totale di 221.7 miliardi di USD. Tutto è però cambiato l’anno successivo, quando la Cina ha visto un calo precipitoso del deflusso di capitali, un declino del 29.4% su base annua dovuto al tentativo del governo cinese di rafforzare il controllo sui capitali nazionali e limitare gli investimenti all’estero con l’imposizione di restrizioni su alcune categorie di investimenti in uscita.
Quando il valore renminbi-yuan (CNY) è sceso del 7% nel 2016, il governo ha tentato di stabilizzare la valuta cinese introducendo un elenco nazionale negativo sui progetti di investimento per le imprese statali (SOE). Nell’agosto 2017, il governo cinese ha dichiarato che gli investimenti nei campi dell’intrattenimento, sport, film, lusso e real estate sarebbero stati fortemente scoraggiati, mentre gli investimenti nel gioco d’azzardo sarebbero stati completamente vietati. Alla fine del 2017, la Commissione Nazionale per lo Sviluppo e le Riforme ha cercato di limitare ulteriormente l’uscita dei capitali richiedendo che le società cinesi ottenessero una specifica approvazione per le acquisizioni stranieri realizzate attraverso entità offshore.
Investimenti strategici internazionali
E’ importante notare come lo Stato sia stato di supporto negli ultimi anni nel guidare le imprese negli investimenti esteri. Nel tentativo di staccarsi gradualmente dalla propria immagine di produttore mondiale, la Cina ha portato al sorgere di nuove strategie, con un cambio di direzione verso investimenti internazionali di qualità superiore.
Investimenti cinesi esteri più maturi si sono visti chiaramente in progetti legati al commercio, alla logistica e alla cultura. Poiché il governo cinese pone molta enfasi sull’iniziativa della Via della Seta (BRI), il Silk Road Fund e la Asian Infrastructure Investment Bank supportano le società cinesi nella costruzione di infrastrutture nella regione Asia-Pacifico comportando un aumento delle connessioni e della cooperazione tra gli investimenti cinesi nel mondo. I collegamenti e le connessioni stanno divenendo sempre più importanti soprattutto vedendo incrementare la collaborazione con paesi come l’Indonesia, il Laos e la Tailandia per aiutare lo sviluppo di progetti come la ferrovia ad alta velocità Jakarta-Bandung, la ferrovia che collega il Laos con la Cina così come il progetto ferroviario tra Cina e Tailandia, collaborando con i paesi limitrofi nella regione asiatica aderenti all’iniziativa.
La cooperazione sulle infrastrutture si è vista anche con i Paesi sulla porzione di cintura della Via della Seta, in particolare per le economie in via di sviluppo pronte ad investire. Le SOE hanno iniziato a concludere delle partnership con gli operatori locali in paesi che partecipano alla BRI, in quanto il governo cinese è intenzionato a migliorare i rapporti già esistenti e aumentare il numero di investimenti esteri. Ne è un primo esempio COSCO, lo spedizioniere conosciuto a livello globale, che ha acquisito la gestione del porto del Pireo in Grecia per 500 milioni di Euro e dal momento dell’acquisizione ha fatto triplicare il business che ora conta 6,000 container al giorno che transitano dal porto. In aggiunta, le società cinesi che hanno investito in Grecia hanno un punto d’accesso verso il resto dell’Europa.
Conclusione
Proprio come altri paesi che hanno goduto di uno sviluppo economico molto rapido, gli investimenti esteri cinesi sono cresciuti in maniera esponenziale. A livello globale, le società cinesi hanno tentato di diversificare cercando opportunità sul mercato che permettessero il rafforzamento del business non solo in Cina ma anche all’estero. Tuttavia, le ragioni sottostanti ad alcuni investimenti sono finite sotto la lente di ingrandimento da parte del governo negli ultimi anni e sono state messe in atto restrizioni ad investimenti considerati di poco interesse. Politiche governative sono state introdotte per incoraggiare una crescita orientata allo sviluppo e per assistere le società negli investimenti esteri.
Gli investimenti esteri stranieri hanno già visto una crescita sulla BRI nel primo trimestre del 2019, e le opportunità per le imprese cinesi per internazionalizzarsi e investire all’estero continueranno a crescere man mano che la Cina diventerà sempre più sostenibile.