Un nuovo ruolo per le cause di pubblico interesse in Cina

Un nuovo ruolo per le cause di pubblico interesse in Cina

Nel quadro di un maggior interesse dello stato cinese in tema di protezione ambientale, uno dei più significativi sviluppi in materia è dato dal programma sperimentale gestito dalla Suprema Procura Cinese (SPP), che consente ai Procuratori di intentare cause di pubblico interesse in settori quali l’inquinamento e la sicurezza alimentare, nonché – in generale – nel caso di potenziali minacce ad interessi collettivi.


Le Procure Cinesi, tradizionalmente, hanno poteri di supervisione circa il rispetto della legge, che si sostanziano nell’esercizio dell’azione penale. Il potere di intentare cause di pubblico interesse, quindi, costituisce un’innovativa estensione di questa autorità, che può essere di grande aiuto ai fini della corretta esecuzione e applicazione delle normative in tema di protezione dell’ambiente.


Se, vigente l’originaria versione della Legge di Protezione Ambientale (EPL) del 1989, era complesso – se non praticamente impossibile – per gli individui o enti interessati alla tutela ambientale, intentare azioni legali contro coloro che violassero le normative in materia, per la mancanza di ogni disposizione che lo contentisse, la riforma dell’EPL entrata in vigore nel 2015 ha parzialmente colmato la lacuna. Questo in virtù del fatto che, ai sensi del nuovo art. 58, Organizzazioni non governative (NGO Non Governamental Organization) possono intraprendere un’azione legale a condizione che la NGO sia (1) registrata presso il competente dipartimento per gli affari civili a livello municipale o superiore e che (2) si sia occupata di questioni di pubblico interesse legate alla tutela ambientale per almeno cinque anni consecutivi. Ad ogni modo, le persistenti limitazioni sono piuttosto alte perché alle NGO è richiesto – con formulazione molto generica – di non aver alcun precedente “di attività illecita”.


Considerate le persistenti difficoltà, per queste organizzazioni, nell’acquisire un ruolo significativo nell’applicazione ed esecuzione della normativa ambientale, e quindi nel promuovere l’ottenimento di un buon standard di protezione ambientale, il programma sperimentale condotto dalla Procura Suprema acquisisce una speciale rilevanza per raggiungere questo obiettivo.


Il progetto della SPP concernente i processi di pubblico interesse sarà condotto in 13 giurisdizioni di livello provinciale fino al 2017, tra cui Inner Mongolia, Jilin, Jiangsu, Anhui, Fujian, Shandong, Hubei, Guangdong, Guizhou, Yunnan, Shaanxi, Gansu, e comprenderà controversie sia amministrative (ossia nei confronti di organi e dipartimenti governativi, o enti da essi autorizzati, che agiscono in modo illecito o che non rispettano i propri doveri) che civili (ossia nei confronti di privati cittadini, persone giuridiche e altri enti di diritto privato).


Nel corso del processo, la procura può – nel contesto di cause civili – chiedere la terminazione della condotta dannosa, l’eliminazione di possibili rischi e la rimessione in pristino, oltre che chiedere il risarcimento dei danni. Nelle cause amministrative, può richiedere l’annullamento di atti illegittimi, il compimento di determinate azioni entro un termine perentorio o una statuzione circa l’illiceità della condotta.


Il programma, ad oggi, si è rivelato essere un successo, e i privati cittadini hanno acquisito un ruolo fondamentale nel segnalare alle procure locali ogni violazione in materia.

Allo stato attuale, le procure hanno intentato più di 30 azioni di pubblico interesse, tra cui 11 cause civili, 18 cause amministrative e una di rilevanza sia civile che amministrativa. La SPP ha inoltre osservato come, sui casi citati, 23 riguardano il contenzioso in materia di protezione ambientale, ossia il 76 per cento del totale.

Sebbene sia ancora da valutare l’effettiva rilevanza delle cause di pubblico interesse nel permettere alla Repubblica Popolare Cinese di raggiungere i nuovi obiettivi di protezione ambientale, queste azioni potranno certamente cambiare il volto del contenzioso in materia ambientale.


Pertanto, le società che svolgono la propria attività in Cina dovrebbero monitorare accuratamente l’evoluzione di questa importante area normativa. D’Andrea & Partners vi informerà sugli sviluppi futuri a riguardo.