La Cina pubblica il Piano d’Azione 2025 per la Stabilizzazione degli Investimenti Esteri

I. Contesto politico

A causa di diversi fattori, tra cui le tensioni geopolitiche e la lenta ripresa economica, gli investimenti transfrontalieri a livello globale continuano a mostrare segnali di debolezza. L’economia cinese sta evolvendo da una fase di crescita rapida a un modello di sviluppo orientato alla qualità, con una maggiore attenzione alla struttura e alla sostenibilità degli investimenti esteri. Parallelamente, il governo cinese sta adottando misure per risolvere le problematiche concrete riscontrate dalle imprese a capitale straniero nelle loro attività di investimento e gestione in Cina, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente il contesto operativo.

Il 10 febbraio 2025, il Consiglio di Stato ha esaminato e approvato il Piano d’Azione 2025 per la Stabilizzazione degli Investimenti Esteri (di seguito “Piano d’Azione”), con l’obiettivo di rafforzare l’attrattività della Cina per gli investimenti esteri, mantenendo il principio dell’apertura economica e garantendo un ambiente normativo stabile e prevedibile per gli investitori stranieri.

Questo documento fornisce un’analisi approfondita del Piano d’Azione, illustrandone i contenuti essenziali e i principali punti di interesse. Inoltre, esamina le più recenti evoluzioni delle politiche di investimento estero a Shanghai nell’ambito delle direttive delineate, offrendo un riferimento utile agli operatori economici internazionali.

II. Contenuti principali e aspetti salienti del Piano d’Azione

Il Piano d’Azione introduce venti misure articolate in quattro ambiti strategici, affrontando diversi aspetti chiave per il miglioramento dell’attrattività degli investimenti esteri.

Per quanto riguarda l’ampliamento dell’apertura economica, il Piano d’Azione prevede l’estensione dei progetti pilota nei settori delle telecomunicazioni, della sanità e dell’istruzione, l’accelerazione delle sperimentazioni nazionali per l’espansione del settore dei servizi, la riduzione delle restrizioni previste dalla lista negativa per l’accesso al mercato, l’ulteriore apertura regolamentare nelle Zone Pilota di Libero Scambio e il rafforzamento dello sviluppo delle Zone Economiche e Tecnologiche nazionali con vocazione internazionale.

In materia di incentivi e supporto agli investimenti, il Piano d’Azione promuove l’attrazione di investimenti di lungo termine da parte di operatori esteri nelle società quotate cinesi, l’introduzione di misure per incentivare la reinvestizione dei capitali stranieri nel Paese, l’ampliamento del numero di settori considerati strategici per gli investimenti stranieri, l’eliminazione delle restrizioni sull’accesso al credito per le imprese a capitale estero, la semplificazione delle procedure di registrazione dei farmaci innovativi e la partecipazione delle aziende straniere ai progetti pilota per la produzione segmentata di prodotti biologici.

Sul fronte della promozione degli investimenti, il Piano d’Azione prevede il lancio del programma “Investire in Cina”, il rafforzamento della cooperazione bilaterale con i principali partner commerciali, la semplificazione del quadro normativo per la costituzione di società di investimento a capitale straniero, la revisione delle procedure per le fusioni e acquisizioni transfrontaliere e il supporto alle imprese estere interessate a partecipare ai programmi di industrializzazione avanzata.

Per affrontare le principali criticità evidenziate dagli investitori stranieri, il Piano d’Azione introduce misure volte a includere un numero maggiore di progetti esteri nelle liste prioritarie di investimento, a chiarire in tempi rapidi i requisiti per gli acquisti pubblici di prodotti nazionali, a ottimizzare il sistema di acquisto centralizzato dei farmaci, a estendere il regime di esenzione unilaterale dal visto a un numero più ampio di Paesi, a promuovere incontri mirati tra istituzioni finanziarie e imprese e a migliorare il livello di facilitazione del commercio per le aziende a capitale straniero.

Il Piano d’Azione invia un segnale chiaro di ulteriore apertura economica da parte della Cina, attraverso l’accelerazione della liberalizzazione del settore dei servizi, la riduzione delle restrizioni all’accesso al mercato e il rafforzamento delle politiche di sostegno alle imprese estere operanti nelle Zone Economiche e Tecnologiche nazionali.

III. La risposta di Shanghai: innovazione nelle politiche di apertura

Shanghai, punto di riferimento delle politiche di riforma e apertura della Cina, ha sempre attribuito grande importanza all’attrazione degli investimenti esteri. In attuazione del Piano d’Azione, Shanghai ha avviato una serie di iniziative concrete, tra cui la convocazione, il 25 febbraio, di una riunione di coordinamento per la promozione degli investimenti esteri a livello distrettuale.

Nel corso dell’incontro, il vicedirettore della Commissione Comunale per il Commercio, He Dongbin, ha sottolineato quattro priorità strategiche. In primo luogo, l’importanza di perseguire con determinazione gli obiettivi fissati per il primo trimestre, con un focus particolare sulle aree a più alto potenziale, come Pudong e Jinshan. In secondo luogo, la necessità di monitorare con attenzione la trasformazione degli investimenti contrattualizzati in investimenti effettivi, individuando opportunità nei mercati chiave e pianificando missioni commerciali all’estero. In terzo luogo, l’impegno a individuare nuovi progetti di investimento estero attraverso la valorizzazione degli asset locali, come il trasferimento di proprietà, il reinvestimento dei profitti e l’ampliamento delle attività delle sedi regionali delle multinazionali. Infine, l’espansione dei canali informativi e promozionali, mediante incontri con aziende leader, relazioni con partner strategici internazionali e partecipazione a fiere e forum di alto livello.

Shanghai ha già risposto con misure concrete alle direttive nazionali, introducendo incentivi economici e strumenti di supporto mirati per attrarre nuovi investimenti. Il distretto di Yangpu sta promuovendo l’insediamento di sedi regionali di aziende estere (regional headquarters), mentre Qingpu sta incentivando la crescita del commercio estero e la diversificazione dei mercati di riferimento. Queste iniziative mirano a rafforzare la fiducia degli investitori stranieri e a favorire uno sviluppo economico più solido e sostenibile.

IV. Conclusione

Il Piano d’Azione 2025 per la Stabilizzazione degli Investimenti Esteri rappresenta un’iniziativa strategica per consolidare l’apertura economica della Cina in un contesto globale in evoluzione. Shanghai ha risposto con tempestività, adottando misure mirate per attrarre nuovi investimenti e promuovere lo sviluppo del tessuto economico locale. Queste politiche, orientate all’ampliamento dell’accesso al mercato, al sostegno dell’innovazione e all’ottimizzazione dei servizi alle imprese, offriranno nuove opportunità e condizioni più favorevoli per gli operatori economici internazionali. La Cina continuerà a rafforzare il proprio impegno per un ambiente di investimento più aperto e competitivo, condividendo opportunità di crescita con la comunità imprenditoriale globale.

Aris Xie Aris Xie

Aris Xie

Counsel
Aris è un Senior Associate di D'Andrea & Partners Legal Counsel con sede a Shanghai
Jennie Lin Jennie Lin

Jennie Lin

Associate
Jennie è una Associate dello studio legale D'Andrea & Partners

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