WeChat puo’ essere utilizzato come prova?

WeChat e’ diventata la piattaforma social dove le persone effettuano ogni tipo di comunicazione, da quelle private a quelle di affari.

Come recita un antico proverbio cinese, “ Dove ci sono persone ci sono controversie”; dunque e’ lecito aspettarsi che un uso cosi’ intenso di WeChat possa provocare numerosi conflitti. Sorge spontaneo chiedersi: quale valore probatorio possono avere le cronologie delle conversazioni su WeChat all’interno di un procedimento legale?

Con questo articolo proveremo a suggerire qualche chiarimento, analizzando i requisiti necessari affinche’ tali documenti possano essere utilizzati come prove. Cominciamo!

Secondo quanto stabilito dalla corrente normativa della Repubblica Popolare Cinese, e’ possibile utilizzare la cronologia di una conversazione su WeChat come prova, registrata in uno strumento digitale. Rispetto ai mezzi tradizionali, materiali o scritti, le prove digitali possono essere piu’ facilmente alterate o distrutte. Affinche’ tali conversazioni possano essere introdotte in un processo, e’ necessario che siano rispettati tre requisiti: l’autenticita’, la rilevanza e la legalita’. La cronologia della conversazione deve quindi a) essere autentica b) avere rilevanza per la dimostrazione dei fatti oggetto del processo c) rispettare i requisiti formali prescritti dalla legge.

Mentre e’ semplice rispettare il requisito di legittimita’ del mezzo probatorio dato che le comunicazioni su WeChat sono intraprese dalle parti in modo volontario e consapevole e che le registrazioni di queste non violano le norme sulla Privacy (dunque non possono essere considerate illegittime), e’ piu’ difficile dimostrare che i prequisiti di rilevanza e autenticita’ siano rispettati. Stando cosi’ le cose, riteniamo possano essere utili i seguenti suggerimenti:

1. Conservare tutta la cronologia utilizzando la funzione “Preferito” di WeChat ed effettuare regolarmente un back up delle conversazioni in modo da evitare che i dati vadano persi a causa di un malfunzionamento del dispositivo o del sistema;

2. Accertarsi della veridicita’ dell’identita’ della persona con cui si intraprende una conversazione; per esempio, potrebbe essere utile chiedere le suddette informazioni direttamente al proprio interlocutore. Qualora cio’ non sia possibile, si puo’ provare ad identificare indirettamente l’altra parte attraverso l’avatar o attraverso i suoi “Momenti”.

3. Assicurarsi che i messaggi scambiati su WeChat siano il piu’ possibile chiari e precisi. E’ consigliabile usare cautela nell’invio di emoji e immagini. Invece, per quanto concerne i messaggi audio, e’ preferibile che una comunicazione scritta riassuma e precisi quanto detto oralmente.

D’Andrea & Partners vi terra’ aggiornati con le ultime notizie sull’utilizzo delle conversazioni WeChat come prove. Per qualsiasi dubbio o informazione, contattateci a: info@dandreapartners.com