Nuova Legge sulle Società in Cina: dieci fondamentali interventi che le società a partecipazione straniera dovrebbero conoscere
#Cina
In seguito all’approvazione del Comitato Permanente del Congresso Nazionale del Popolo il 29 dicembre 2023, la revisione della Legge sulle Società della Repubblica Popolare Cinese (la “Nuova Legge sulle Società”) entrerà in vigore il 1° luglio 2024. Questa revisione rappresenta la modifica più completa e sostanziale della legge in oggetto dalla sua promulgazione nel 1993, 30 anni fa. La nuova legge avrà un impatto significativo sulle operazioni delle società ad investimento estero in Cina. Sulla base della nostra esperienza al servizio di tali società, questo articolo si propone di fornire una panoramica dei principali punti toccati dalla Nuova Legge sulle Società, a beneficio delle società ad investimento estero.
1. Adeguamento del periodo massimo per il conferimento del capitale sottoscritto da parte degli azionisti
Il primo significativo cambiamento apportato dalla nuova legge è costituito dall’obbligo di versare il capitale sociale entro un determinato termine, nonché l’inasprimento delle conseguenze in caso di mancato adempimento di tale obbligo entro la data stabilita. Per le società a responsabilità limitata, l’articolo 47 della nuova legge societaria stabilisce esplicitamente un termine di cinque anni per il conferimento del capitale, affermando che “entro cinque anni dalla data di costituzione, tutti i soci devono conferire interamente il capitale sottoscritto in conformità alle disposizioni dello statuto della società”.
Per le società costituite e registrate prima dell’entrata in vigore della Nuova Legge sulle Società il 1° luglio 2024, nel caso in cui i conferimenti di capitale superino il limite temporale di cinque anni, le nuove disposizioni prescrivono di attuare un “adeguamento graduale” entro cinque anni dalla data di costituzione della società. Ulteriori regolamenti ufficiali emanati dalle autorità cinesi forniranno indicazioni più dettagliate sulla messa in atto di questa “graduale regolazione”.
2. Adattamento flessibile al ruolo di supervisore
La nuova legge societaria ha apportato modifiche significative anche alla struttura di corporate governance; offre, infatti, alle società ad investimento estero una maggiore flessibilità nella scelta del modello di governance. In particolare, la nuova legge consente alle società a responsabilità limitata di far svolgere le funzioni di supervisore ad un comitato di revisione composto da amministratori. Nel caso di società di dimensioni ridotte o con un numero minore di soci, la struttura di governance potrà essere ulteriormente semplificata omettendo l’istituzione di un consiglio di sorveglianza, previo consenso unanime di tutti i soci.
Considerando le situazioni pratiche delle società a investimento estero, il ruolo del supervisore è spesso percepito come una mera formalità finalizzata al soddisfacimento dei requisiti di registrazione, senza assumere effettive responsabilità. Inoltre, le società a partecipazione estera soddisfano tipicamente la condizione di avere un numero ridotto di soci. Pertanto, l’eliminazione del requisito obbligatorio della presenza di un supervisore potrebbe essere più in linea con le reali esigenze delle società ad investimento estero.
3. Presentare il comitato di revisione contabile
La nuova legge societaria prevede che le società a responsabilità limitata possano istituire un comitato di revisione contabile, all’interno del Consiglio di amministrazione, che eserciti i poteri di un consiglio di sorveglianza come previsto dallo statuto delle società. Secondo l’attuale diritto societario, la struttura di corporate governance è la seguente: il Consiglio di amministrazione e il consiglio di vigilanza sono istituiti dall’assemblea dei soci, che funge da massima autorità della società; il Consiglio di amministrazione agisce come organo di governo della società, mentre il consiglio di vigilanza funziona come organo di controllo della stessa. A causa della storica mancanza di un ruolo di vigilanza sostanziale per i supervisori, la Nuova Legge sulle Società introduce la possibilità di nominare un comitato di revisione contabile per sostituire le funzioni dei supervisori, senza necessariamente richiedere la loro completa rimozione. Questo rappresenta un tentativo positivo di migliorare la struttura di corporate governance. Tuttavia, poiché il comitato è sotto il controllo degli amministratori, sono necessarie ulteriori norme per definire il suo ambito di competenza oltre al fatto che la sua efficacia pratica deve ancora essere osservata.
4. Adeguamento della costituzione di società a socio unico
La Nuova Legge sulle Società ha riadattato la disciplina in tema di costituzione di società a socio unico, abolendo la categoria delle società a responsabilità limitata a socio unico e inserendole nel sistema delle società a responsabilità limitata e delle società per azioni. La nuova legge non limita più la costituzione di società a responsabilità limitata a socio unico; una persona fisica può, infatti, costituire più società a socio unico, incluse società per azioni con un socio unico. Queste modifiche offrono una maggiore flessibilità alle società a capitale straniero per condurre investimenti e operazioni commerciali, soddisfacendo meglio le esigenze e i requisiti degli investimenti stranieri.
5. Rafforzare il dovere fiduciario di amministratori, supervisori e dirigenti di alto livello.
La nuova normativa rafforza gli obblighi di diligenza di amministratori, supervisori e alti dirigenti. L’articolo 180 della legge chiarisce per la prima volta il significato di “diligenza”. Gli amministratori, i supervisori e gli alti dirigenti hanno l’obbligo di diligenza nei confronti della società. Nell’esercizio delle loro funzioni, essi devono utilizzare la ragionevole cura che normalmente ci si aspetta dai dirigenti nell’interesse della società.
Le nuove disposizioni stabiliscono inequivocabilmente che, dopo la loro entrata in vigore, anche i soci di controllo e i controllori effettivi della società, che non assumono il ruolo di amministratori ma partecipano attivamente alle attività aziendali, devono osservare alcune disposizioni in merito agli obblighi di fedeltà e diligenza previsti per gli amministratori, i supervisori e gli alti dirigenti. Ciò è fondamentale per proteggere la società e garantire gli interessi dei soci di minoranza e dei creditori, svolgendo un ruolo normativo molto efficace.
6. Ottimizzazione del processo di nomina e revoca e della responsabilità dei rappresentanti legali
La legge societaria vigente prevede che il ruolo di rappresentante legale possa essere ricoperto dal presidente del Consiglio di amministrazione, dall’amministratore delegato o dal direttore generale. La nuova normativa estende la possibilità di essere nominati come rappresentante legale agli amministratori e ai dirigenti che rappresentano la società nell’esecuzione degli affari societari. Inoltre, la nuova legge delinea la procedura di dimissioni per i rappresentanti legali, specificando che le dimissioni di un amministratore o di un dirigente che ricopre la carica di rappresentante legale devono essere considerate come dimissioni simultanee dalla posizione di rappresentante legale. La società è tenuta a designare un nuovo rappresentante legale entro trenta giorni dalla data delle dimissioni. In caso di cambiamento del rappresentante legale, la domanda di registrazione della modifica deve essere firmata dal nuovo rappresentante legale, delineando così le pratiche operative dell’Amministrazione per la Regolamentazione del Mercato con chiare disposizioni di legge.
La Nuova Legge sulle Società stabilisce inoltre che se un rappresentante legale causa danni a terzi nell’esercizio delle sue funzioni, sarà la società a doversi assumere la responsabilità civile. Una volta assunta la responsabilità civile, la società potrà chiedere un risarcimento al rappresentante legale colpevole, in conformità alla legge o allo statuto sociale. Questa disposizione rafforza ulteriormente la responsabilità del rappresentante legale, impedendo l’abuso di potere e salvaguardando gli interessi della società e dei suoi soci.
7. Rafforzare gli obblighi di contribuzione al capitale da parte dei soci
Oltre al limite temporale per il conferimento del capitale sociale, la nuova disciplina rafforza in generale la regolamentazione e i requisiti di responsabilità per i conferimenti impropri o insufficienti da parte dei soci.
La nuova legge, infatti, stabilisce esplicitamente che i soci che non conferiscono il proprio capitale in modo completo e puntuale sono tenuti a compensare le perdite subite dalla società. Gli amministratori hanno l’obbligo di verificare i conferimenti e di emettere avvisi di riscossione per conto della società. Se un amministratore non adempie a questo obbligo in modo tempestivo, causando perdite per la società, l’amministratore responsabile sarà tenuto a risarcire i danni. I soci che ricevono le notifiche da parte degli amministratori ma non adempiono agli obblighi di contribuzione entro i termini previsti possono, su delibera del Consiglio di amministrazione, incorrere in un avviso di perdita dei diritti. Ciò significa che il socio perde i diritti sulle quote conferite e non pagate.
Inoltre, se la società non è in grado di pagare i propri debiti alla scadenza, la società o i suoi creditori, i cui debiti sono esigibili, hanno il diritto di chiedere ai soci che hanno sottoscritto il contributo di capitale ma non lo hanno ancora versato (perché il termine per il conferimento non è scaduto) di pagare il contributo di capitale in anticipo rispetto al termine.
8. Aggiungere l’indennità di licenziamento e l’assicurazione di responsabilità civile per gli amministratori
Oltre a rafforzare il dovere fiduciario degli amministratori, la Nuova Legge sulle Società rafforza anche la tutela degli amministratori a livello legale, introducendo un sistema di indennizzo per la revoca degli amministratori e un sistema di assicurazione della responsabilità civile degli amministratori.
Secondo l’articolo 71 della nuova legge, se un amministratore viene illegittimamente revocato dall’assemblea dei soci prima della scadenza del suo mandato, l’amministratore può chiedere alla società di fornire un risarcimento. Tuttavia, questa disposizione è attualmente una disposizione di principio e manca di norme specifiche relative alla portata e al calcolo dell’indennizzo.
L’articolo 193, invece, stabilisce che una società può acquistare un’assicurazione di responsabilità civile per gli amministratori durante il loro mandato, al fine di coprire la responsabilità risarcitoria sostenuta dagli amministratori nell’esercizio delle loro funzioni. Questa assicurazione è limitata agli amministratori e attualmente non include i supervisori e gli altri dirigenti.
9. Miglioramento delle norme sul trasferimento di capitale
Le nuove disposizioni hanno rafforzato il diritto al consenso da parte degli altri soci per il trasferimento di capitale e, per la prima volta, stabilisce chiaramente la ripartizione delle responsabilità tra il cedente e il cessionario in caso di trasferimento di capitale. In particolare, l’articolo 84 elimina l’obbligo per i soci di una società a responsabilità limitata di ottenere il consenso degli altri soci per il trasferimento di capitale, sostituendolo con l’obbligo di notifica a questi ultimi. Se gli altri soci non rispondono alla notifica, si riterrà che abbiano rinunciato al loro diritto di prelazione.
Ai sensi dell’articolo 88, invece, in caso di trasferimento di capitale prima dei termini di conferimento, è espressamente previsto che l’obbligo di conferimento sia a carico del cessionario. Se il cessionario non vi provvede, il cedente è considerato responsabile del versamento di quanto non conferito dal cessionario. Per quanto riguarda il trasferimento di capitale proprio con conferimenti difettosi, sia il cedente che il cessionario sono responsabili in solido nell’ambito del conferimento difettoso.
10. Ottimizzare il potere dell’assemblea e del Consiglio di amministrazione
La nuova legge societaria ha rafforzato i poteri e le funzioni dell’assemblea dei soci e del Consiglio di amministrazione. In particolare, l’articolo 59 trasferisce il potere dell’assemblea di “determinare la politica commerciale e il piano di investimento della società”, in capo al Consiglio di amministrazione, prevedendolo all’interno dell’art. 67. Inoltre, è stata completamente eliminata la facoltà dell’assemblea dei soci di “esaminare e approvare il bilancio annuale e il rendiconto finale della società”. È stata introdotta una nuova disposizione che consente all’assemblea di autorizzare il Consiglio di amministrazione a deliberare sull’emissione di obbligazioni societarie. Queste modifiche ai poteri e alle funzioni dell’assemblea e del Consiglio di amministrazione mirano a evitare sovrapposizioni e a fornire maggiore flessibilità al Consiglio di amministrazione delle imprese a investimento estero nella gestione delle operazioni quotidiane.
Conclusione
Questa revisione completa della Legge sulle Società incide sull’attuale struttura di corporate governance da molteplici punti di vista, il che avrà un impatto significativo sulle operazioni delle imprese a investimento straniero in Cina e influenzerà le loro future decisioni di investimento. In particolare, influirà sull’ottimizzazione dell’attuale struttura di corporate governance, sull’adeguamento del capitale sociale e sul successivo funzionamento dell’azienda. Raccomandiamo alle imprese di comprendere l’impatto strutturale di queste importanti modifiche prima che queste entrino in vigore il 1° luglio 2024. È essenziale prestare attenzione ai successivi regolamenti e alle norme emanate dalle autorità di regolamentazione e considerare la situazione reale delle operazioni dell’impresa in Cina per valutare gli aspetti che devono essere adattati in modo tempestivo. L’adozione di misure proattive contribuirà a mitigare qualsiasi impatto sulla conformità e sulle operazioni della società.
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