Viaggiare tra Italia e Cina: nuove regole per l’emergenza Covid-19
Dal gennaio 2020 perdura in tutto il mondo l’emergenza sanitaria causata dal COVID-19. Per questo motivo, al fine di limitare il contagio, i governi dei vari Paesi hanno predisposto specifiche misure restrittive agli spostamenti.
Si tratta di misure eccezionali che, per la loro natura e in relazione all’aggiornamento della situazione pandemica, sono soggette a mutamento. Per tale ragione, si segnala innanzitutto che il contenuto di questo articolo è soggetto ad aggiornamento e, prima della partenza all’estero, è opportuno contattare la rappresentanza diplomatica o consolare di riferimento sul proprio territorio.
Flussi dall’Italia alla Cina
Al fine di fronteggiare la crisi sanitaria, la Cina ha rivisto la propria politica di ingresso nel proprio territorio per i cittadini stranieri e cinesi, prevedendo uno speciale regime per le regioni amministrative speciali di Hong Kong e Macao.
Nello specifico, già dal 5 novembre 2020 le autorità cinesi hanno disposto, per tutte le persone che si trovano in Italia, l’inefficacia di tutti i visti e permessi di soggiorno rilasciati prima del 3 novembre 2020.
Secondo le ultime disposizioni rilasciate dalle autorità, l’ingresso in Cina per gli individui che si trovano in Italia, è subordinato al rilascio di:
idoneo visto e/o altra specifica autorizzazione equivalente. Per l’ottenimento è necessario ottenere preventivamente la c.d. PU Letter, documento rilasciato dalle Autorità competenti che preautorizza il rilascio del visto;
certificato sanitario QR che comprova la vaccinazione dell’individuo, il cui rilascio avverrà sulla base di presupposti diversi a seconda della tipologia di vaccino effettuato.
Quanto al visto, ai sensi di un comunicato tutt’ora in vigore rilasciato dall’ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia il 15 marzo 2021, le autorità provvedono a rilasciarlo secondo le seguenti procedure:
per coloro che hanno bisogno del visto in ragione della ripresa del lavoro e/o della produzione in Cina, il visto verrà rilasciato secondo le procedure già in vigore prima dell’emergenza sanitaria;
i visti saranno rilasciati a titolo preferenziale a coloro che si trovano in stato di “bisogno umanitario”. Rientrano, a titolo esemplificativo, in questa categoria i cittadini cinesi che abbiano in Cina i propri parenti o i cittadini stranieri residenti nel territorio cinese;
per coloro che siano in possesso di una APEC Business Travel Card (specifico documento di viaggio rilasciato a viaggiatori d’affari che sono cittadini delle economie partecipanti all’APEC), il visto verrà rilasciato su richiesta per la categoria M, previa produzione della lettera d’invito, sottoscritta da parte del soggetto che richiede l’ingresso in Cina del soggetto.
Quanto al certificato sanitario QR, esso verrà rilasciato al soggetto che abbia presentato specifica richiesta online tramite il sito web https://hrhk.cs.mfa.gov.cn/H5/, dopo che siano trascorsi almeno 14 giorni dal completamento del ciclo vaccinale. Inoltre, al fine del rilascio, è necessario produrre in fase di richiesta specifica documentazione, in relazione alla tipologia di vaccino effettuato. In particolare.
coloro che sono stati vaccinati con vaccini inattivati (come Sinopharm o Sinovac etc.), devono caricare i certificati vaccinali, i risultati di “doppio test” (i test del tampone molecolare e del seriologico), assieme ad una specifica dichiarazione relativa alla vaccinazione, secondo il modello reperibile sul sito web della rappresentanza diplomatica cinese in Italia;
coloro che sono stati vaccinati con vaccini non-inattivati (come Pfizer, Moderna, Astrazeneca, Johnson&Johnson etc.), devono produrre oltre al test del tampone molecolare, anche il test di negatività all’anticorpo IGM. In caso di positività di quest’ultimo, dovranno effettuare 48 ore prima dell’imbarco, un ulteriore test degli anticorpi IGM anti-nucleocapside (il test degli anticorpi Igm anti Proteina N).
In presenza di voli diretti tra Italia e Cina, il visto viene rilasciato esclusivamente ai passeggeri che usufruiscono di tale volo, e non invece di un volo con scalo.
Se, invece, tra Italia e Cina non sono presenti nel periodo prescelto per il viaggio voli diretti, il visto verrà rilasciato ai soli passeggeri che effettuano il viaggio con un solo scalo. In questo caso per il conseguimento del certificato sanitario QR sarà tuttavia necessario effettuare un doppio tampone: uno in Italia prima della partenza e uno nel Paese di scalo.
Nel Paese di scalo, infatti, il viaggiatore dovrà ottenere un nuovo certificato sanitario QR, caricando sul sito dedicato i risultati dei due tamponi e il codice sanitario già conseguito in Italia.
Nel comunicato dell’Ambasciata cinese viene ribadito che il certificato sanitario QR non verrà rilasciato nel caso di più scali aerei e che al ristabilimento di almeno un volo diretto tra i due Stati, il certificato sanitario QR per voli con scalo non verrà più rilasciato.
Ricordiamo infine che, una volta atterrati in territorio cinese, i passeggeri dovranno effettuare il periodo di quarantena (che varia da città a città, da un minimo di 14 giorni ad un massimo variabile in relazione alle disposizioni dell’autorità governativa) previsto dalle vigenti normative locali in strutture centralizzate dedicate
Flussi dalla Cina all’Italia
L’ingresso in Italia, durante il periodo di emergenza sanitaria, è regolato da una specifica normativa di emergenza (DPCM 2 marzo 2021, Ordinanza 29 luglio 2021 e Ordinanza 28 agosto 2021), la quale dispone differenti requisiti per l’ingresso degli individui nel territorio dello Stato, in relazione al Paese di provenienza.
La Cina rientra specificatamente nel “Gruppo E”, il quale comprende tutti gli Stati per i quali non siano state previste specifiche misure per agevolare il flusso (tra cui rientrano per esempio gli Stati dell’Area Schengen).
In base all’Ordinanza 28 agosto 2021, l’ingresso nel territorio nazionale alle persone, che hanno transitato o soggiornato, nei 14 giorni antecedenti all’ingresso in Italia, in uno Stato o territorio di cui all’elenco E, sono consentiti solo in presenza di precise motivazioni:
a) lavoro;
b) assoluta urgenza;
c) motivi di salute;
d) motivi di studio;
e) rientro presso il domicilio, l’abitazione o la residenza;
Viene in ogni caso sempre consentito, il rientro/ingresso in Italia ai cittadini italiani/UE/Schengen e loro familiari, nonché ai titolari dello status di soggiornanti di lungo periodo e ai loro familiari (ai sensi della Direttiva 2004/38/CE)
Oltre alla specifica documentazione tradizionalmente necessaria per l’ingresso in Italia dall’estero, secondo quanto previsto dalle convenzioni internazionali in vigore, all’ingresso o al rientro in Italia, è obbligatorio:
Compilare un formulario on-line di localizzazione, denominato anche digital Passenger Locator Form (dPLF), disponibile al link https://euplf.eu/it/eudplf-it/index.html, da mostrare in cartaceo o sul proprio dispositivo mobile al vettore, al momento dell’imbarco, e a chiunque sia preposto a effettuare i controlli. È opportuno essere pronti a mostrare eventuale documentazione di supporto e a rispondere a eventuali domande da parte del personale preposto ai controlli.
Presentare al vettore, all’atto dell’imbarco, e a chiunque sia preposto ai controlli, un certificato che attesti il risultato negativo di un test molecolare o antigenico, condotto con tampone, effettuato nelle settantadue (72) ore precedenti l’ingresso in Italia.
Sottoporsi comunque a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria (informando la ASL competente per attivare la sorveglianza) per un periodo di dieci (10) giorni, presso l’indirizzo indicato sul dPLF.
Al termine dei dieci (10) giorni di isolamento fiduciario, è obbligatorio effettuare un ulteriore test molecolare o antigenico, condotto con tampone.
Conclusioni
In linea generale, gli spostamenti tra Italia e Cina nel periodo di emergenza sanitaria sono certamente sottoposti ad una rigida regolamentazione, che, con le specificazioni su riportate, implica:
– il rilascio del visto solo ai soggetti legittimati;
– il possesso di certificazione sanitaria che attesti l’assenza del virus;
– un periodo di isolamento fiduciario una volta giunti sul territorio dello Stato.
Raccomandiamo, in ogni caso, in vista della continua evoluzione della crisi sanitaria e, conseguentemente, della normativa emergenziale, di consultare e di contattare i canali ufficiali di aggiornamento: per l’Italia il sito web del Ministero degli Affari Esteri a favore dei viaggiatori http://www.viaggiaresicuri.it/, nonché delle rappresentanze diplomatiche italiane sul territorio cinese; per la Cina il sito dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia http://it.china-embassy.org/ .
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