INTRODUZIONE
Al momento della costituzione della Società, gli amministratori della medesima si prendono carico di un ruolo fondamentale per la gestione quotidiana della Società. La Società, infatti, deve compiere diverse operazioni durante e dopo la sua costituzione. Dopo la costituzione della Società, se gli amministratori desiderano chiudere o liquidare la Società, lo possono fare in qualsiasi momento, senza dimenticare che la Società deve seguire una determinata procedura per la sua liquidazione.
Secondo la legge indiana, la liquidazione della società è un processo attraverso il quale la società viene sciolta. La società può essere “liquidata volontariamente” o “liquidata involontariamente” ai sensi dello statuto speciale denominato “Insolvency and Bankruptcy Code of 2016” (IBC).
La liquidazione involontaria si verifica quando la società non riesce a pagare i propri debiti e quindi si avvia la procedura di liquidazione della società. La liquidazione volontaria, invece, si ha quando l’azienda detiene attività sufficienti a coprire i debiti, ma desidera comunque cessare l’attività al fine di suddividere le attività tra gli stakeholder in modo coerente.
LA PROCEDURA
Ai fini della liquidazione volontaria di una società, l’IBC prevede una specifica procedura che la società deve rispettare. Per poter procedere alla liquidazione è necessario soddisfar
e alcuni prerequisiti, tra cui le 3 condizioni principali. In primo luogo, non devono esserci inadempienze nel pagamento dei debiti, la società deve dichiarare di essere solvibile e in grado di saldare tutti i suoi debiti interamente, con i profitti della vendita delle attività durante la liquidazione volontaria; infine, la società deve dichiarare che non è in liquidazione per frodare qualcuno. Gli amministratori della società sono tenuti a depositare tale dichiarazione di solvibilità entro cinque settimane dalla presentazione della domanda di liquidazione volontaria presso l’NCLT. Insieme a questo documento, la società deve anche allegare una lista dei debiti, i bilanci certificati della società, i dettagli delle operazioni commerciali degli ultimi due anni, o anche meno se la società è stata costituita solo per un breve periodo di tempo, e una relazione di valutazione degli asset completata da un perito registrato; se sono presenti asset detenuti dalla società.
Una volta nominato il liquidatore, questi prenderà il pieno controllo dei debiti e dei beni della società. Il liquidatore deve fare un annuncio pubblico sulla liquidazione volontaria della società entro 5 giorni dalla sua assunzione di controllo, invitando a presentare eventuali reclami entro 30 giorni dall’inizio della procedura di liquidazione. L’annuncio pubblico deve essere pubblicato sul giornale di settore e sul sito web della società.
Il liquidatore dovrà raccogliere tutte le richieste di risarcimento e preparare un lista delle parti interessate con il dettaglio dell’importo richiesto, l’entità del debito, la prova del credito, ecc. Questa relazione dovrà essere presentata come relazione preliminare entro 45 giorni dall’avvio della procedura di liquidazione al National Company Law Tribunal (NCLT).
Nel frattempo, il liquidatore dovrà anche raccogliere e liquidare i beni della società e il ricavato sarà distribuito ai debitori, compresi i creditori operativi e finanziari. L’eventuale avanzo di gestione sarà distribuito tra gli azionisti.
Alla fine, dopo aver completato tutte le pratiche necessarie e aver distribuito i beni, il liquidatore depositerà una relazione finale presso l’NCLT, insieme a una domanda di scioglimento. Una volta accolta, l’NCLT emette un’ordinanza di scioglimento della società.
CONCLUSIONE:
La liquidazione volontaria è uno dei metodi più efficienti di liquidazione quando gli azionisti decidono di lasciare la società. È una soluzione pragmatica per chiudere gli affari della società in modo trasparente ed efficiente. L’IBC ha definito un quadro strutturale attraverso il quale la società potrà liquidare le proprie attività in modo grazioso, proteggendo i diritti degli azionisti, degli investitori e dei creditori. L’obiettivo principale della liquidazione volontaria è quello di garantire che i beni della società siano distribuiti equamente tra i creditori e gli azionisti, promuovendo al contempo lo scioglimento dell’attività in modo rapido ed efficiente.
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