Premi Nobel italiani

Premi Nobel italiani

Per celebrare la settimana della lingua italiana nel mondo, appena conclusasi, e in attesa della consegna dei premi Nobel prevista per il prossimo dicembre, oggi facciamo una carrellata degli italiani che hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento in ambito scientifico.


I Premi Nobel, conferiti ogni anno alle eccellenze nella fisica, nella chimica, nella fisiologia o nella medicina, nella letteratura, nella pace e nell’economia, sono unanimamente riconosciuti come la più prestigiosa onorificenza a livello mondiale. I premi furono istituiti come da ultima volontà di Alfred Nobel, un chimico e industriale Svedese, noto per essere l’inventore della dinamite. I proventi degli investimenti sarebbero poi stati “distribuiti annualmente in forma di premi da attribuire a tutti coloro che, nel corso dell’anno precedente, avessero apportato il maggior beneficio al genere umano”.


Alla Cerimonia di Assegnazione dei Premi Nobel, tenuta il 10 Dicembre di ogni anno, ai vincitori sono attribuiti un Diploma, una Medaglia e un documento attestante l’ammontare del premio. Ogni Diploma è da considerarsi una vera e propria opera d’arte, essendo realizzato dai migliori artisti e calligrafi Svedesi e Norvegesi. Le Medaglie, inoltre, sono realizzate artigianalmente con scrupolosa precisione, in oro 18 carati, e poi placcate in oro puro. In riferimento all’ammontare economico del premio, esso è attualmente fissato in 8 milioni di Corone Svedesi (circa 6 Milioni di Yuan Cinesi).


La tradizione italiana di eccellenza, universalmente riconosciuta, è provata dai suoi venti Premi Nobel, che hanno indubbiamente promosso il progresso della scienza e della conoscenza umana in ogni settore. Difatti, al di là dei celebri esponenti della letteratura italiana che sono stati insigniti del premio (Dario Fo, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo, Luigi Pirandello, Grazia Deledda), e di Ernesto Teodoro Moneta, un attivista internazionale cui è stato conferito il Nobel per la Pace nel 1907, l’intero genere umano è debitore agli Scienziati italiani per alcune fondamentali scoperte che hanno contribuito a rendere il mondo moderno così come lo conosciamo.


Per la Chimica

Giulio Natta, Nobel 1963, è un ingegnere e accademico italiano.

È stato insignito del premio Nobel per la chimica, insieme a Karl Ziegler, nel 1963 per la messa a punto di catalizzatori per la produzione dei polimeri, ossia dei materiali plastici, che sono poi stati commercializzati con il nome di Moplen (per gli articoli in plastica) e Meraklon (per la fibra tessile sintetica).


Per la Fisica

Guglielmo Marconi, Nobel 1909, è stato un fisico, inventore, imprenditore e politico italiano.

Nel 1909 Guglielmo Marconi fu il primo Italiano a vincere il Premio Nobel per la Fisica, al termine di un programma straordinariamente intenso di lavoro durato poco meno di 15 anni. Una tappa fondamentale di quel processo fu l’inaugurazione del primo regolare servizio pubblico di radiotelegrafia attraverso l’Atlantico, nell’ottobre del 1907, e senza alcun dubbio la straordinaria utilità del radio soccorso diede eccezionale prova in occasione del salvataggio dei passeggeri a bordo del transatlantico Republic nel gennaio 1909. E proprio nel dicembre di quell’anno, iniziato con i clamori di quel salvataggio, Marconi vinse – condividendolo con lo scienziato tedesco Karl Ferdinand Braun – il Nobel per la Fisica «a riconoscimento del contributo dato allo sviluppo della telegrafia senza fili». Guglielmo Marconi, inoltre, visitò la prestigiosa Università Shanghai Jiao Tong di Shanghai nel 1933, e in suo onore fu costruita un’antenna trasmittente nel campus di Xuhui.


Enrico Fermi, Nobel 1938, è stato un fisico italiano naturalizzato statunitense.


Emilio Segrè, Nobel 1959, è stato un fisico italiano naturalizzato statunitense

Segrè, in cooperazone con Chamberlain e altri fisici, focalizzò le sue ricerche sull’antiprotone, una particella subatomica, presso la prestigiosa università Statunitense di Berkeley. Tali ricerche condussero non solo alla scoperta dell’antiprotone, ma anche di ulteriori elementi della Tavola Periodica quali il Tecnezio e l’Astato, scoperte per cui fu insignito del Premio Nobel nel 1959. Dal 1943 al 1946 ha lavorato presso il Los Alamos National Laboratory a capo del team per il cd. Manhattan Project.


Carlo Rubbia, Nobel 1984, è un fisico italiano.

Nel 1984 Rubbia e Simon van der Meer sono stati insigniti del Premio Nobel per il loro decisivo contributo nella scoperta dei bosoni vettoriali W e Z, responsabili della cd. forza nucleare debole.


Riccardo Giacconi, Nobel 2002, è un astrofisico italiano naturalizzato statunitense.

Nel 2002 è stato insignito del Premio Nobel per la Fisica, insieme a Raymond Davis Jr. e a Masatoshi Koshiba, per i suoi contributi pionieristici all’astrofisica nella zona non visibile dello spettro elettromagnetico, che hanno portato alla scoperta delle prime sorgenti cosmiche in raggi X.


Per la Fisiologia o Medicina

Camillo Golgi, Nobel 1906, Nobel 1906, è stato uno scienziato e medico italiano.

È noto per aver scoperto un metodo che permette di colorare selettivamente le cellule nervose e la loro struttura organizzata, che ha permesso, per la prima volta, di visualizzare le connessioni neuronali. Il metodo è noto con il nome di reazione nera, e consiste nel fissare particelle di cromato di argento sulla membrana nucleare, facendo reagire il nitrato di argento con il dicromato di potassio. Tale reazione fornisce un’immagine nitida dei neuroni su uno sfondo giallo.


Daniel Bovet, Nobel 1957, è stato un biochimico svizzero naturalizzato italiano.

Bovet vinse nel 1957 il Premio Nobel per la sua scoperta di farmaci capaci di bloccare l’azione di determinati neurotrasmettitori. È noto in particolare per la sua scoperta, nel 1937, delle antistamine, un principio attivo capace di bloccare il neurotrasmettitore istamina e quindi di risolvere i casi di allergia. I suoi studi e le sue ricerche nel campo della chemioterapia e della farmacologia si sono incentrati anche sui simpaticolitici e sui miorilassanti.


Salvatore Luria, Nobel 1969, Nobel 1969, è stato un medico e biologo italiano naturalizzato statunitense.

È stato una delle figure centrali nello sviluppo delle scienze della vita del XX secolo e i suoi lavori sui fagi e sui batteri hanno gettato le basi per la nascita della genetica batterica e della virologia come discipline indipendenti. Con Max Delbrück ed Alfred Hershey, Luria fu premiato nel 1969 col Premio Nobel per la medicina per le fondamentali ricerche sulla moltiplicazione e mutabilità dei virus. Ha inoltre svolto un ruolo primario nella nascita della biologia molecolare.


Renato Dulbecco, Nobel 1975, è stato un biologo e medico italiano.

Dulbecco ricevette il Nobel nel 1975 per le sue ricerche sui virus tumorali nelle cellule animali. Studiò presso l’Università di Torino e fu allievo di Giuseppe Levi, assieme ad altre eccellenze quali Salvator Luria e Rita Levi-Montalcini, che si trasferirono con lui negli Stati Uniti e vinsero anch’essi Premi Nobel.


Rita Levi-Montalcini, Nobel 1986, è stata una neurobiologa e senatrice a vita italiana.

Le sue ricerche la portarono alla scoperta e all’identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa o NGF, scoperta per la quale è stata insignita nel 1986 del premio Nobel per la medicina con Stanley Cohen. Il 1º agosto 2001 è stata nominata senatrice a vita “per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo scientifico e sociale”. Al momento della sua morte, era la vincitrice di premio Nobel in età piu’ avanzata.


Mario Renato Capecchi, Nobel 2007, è un genetista italiano naturalizzato statunitense.

Gli è stato assegnato il premio Nobel per la medicina nel 2007 per la scoperta del tecnica per introdurre specifici geni nei topi tramite cellule staminali embrionali. Ha condiviso il premio con Martin Evans e Oliver Smithies. Attualmente, è Professore Emerito di Genetica e Biologia presso l’Università dell’Utah.


Per l’Economia

Franco Modigliani, Nobel 1985, è un economista italiano.

Modigliani, assieme a Merton Miller, vinse il premio nobel per il cosiddetto Teorema di Modigliani-Miller della finanza aziendale. Questo importante risultato, esposto per la prima volta nel giugno del 1958 nella American economic review, spiega che laddove non si considerino le tasse, i costi derivanti dalle procedure fallimentari, i costi di agenzia e – inoltre – presupponendo che si operi in un mercato efficiente, il valore di un’impresa non è influenzato dalla modalità con cui essa è finanziata. Dal momento che il valore di un’impresa non dipende dalla modalità con cui essa eroga dividendi, né dal fatto che essa venga finanziata attraverso raccolta di capitali sul mercato azionario (emissione di azioni), o attraverso acquisizione di debito (emissione di obbligazioni), il teorema è anche noto come il “principio di irrelavanza della struttura del capitale”.