Recentemente, la questione riguardante il rimborso del deposito di OFO ha attirato l’attenzione del pubblico. A 24 dicembre 2018, il numero di persone che ha richiesto il rimborso del deposito a OFO ha superato 13 milioni e continua a crescere. Secondo la regola dell’ “ordine di rimborso” un gran numero di utenti che hanno presentato richiesta di rimborso del deposito dovrà attendere a lungo.
Il deposito per lo sharing di biciclette è differente dal deposito nel rapporto di noleggio. Normalmente, la chiusura del rapporto di noleggio determina la restituzione del deposito al locatario. Per esempio, al termine del rapporto di locazione con il proprietario, nel caso di affitto di un immobile, il proprietario è tenuto a restituire immediatamente il deposito.
Tuttavia, nel caso dello sharing di biciclette, la maggior parte degli utenti presenta richiesta di rimborso del deposito alla fine di ogni corsa. Invece, solitamente gli utenti scelgono di lasciare il loro deposito nel loro account per poterlo utilizzare nuovamente per lo sharing.
La disciplina dello sharing delle biciclette non si è ancora consolidata e continua a rappresenta un nuovo modello di business. Ai sensi del sistema giuridico in vigore, l’attuale modalità di uso e restituzione del deposito non è necessariamente irregolare; tuttavia, in caso di rimborso collettivo, gli utenti sono esposti al rischio di mancata restituzione/ritardo dovuta all’interruzione della catena di capitali.
La legge è solitamente tardiva rispetto alla vita quotidiana che richiede leggi più attive e comprensive per regolare i nuovi modelli di business.