Legge antiriciclaggio in Vietnam: come essere conformi?

Legge antiriciclaggio in Vietnam: come essere conformi?

Negli ultimi anni, il rapido sviluppo delle nuove tecnologie in Vietnam e della forte digitalizzazione dei prodotti e dei servizi bancari ha contribuito a promuovere e attirare un numero significativo di utenti a passare dal metodo di pagamento offline a quello online, utilizzando vari metodi di pagamento senza contanti.


Infatti, secondo il quotidiano digitale Thi Truong Tai Chinh Tien Te, i reati di riciclaggio di denaro hanno subito una trasformazione e stanno diventando sempre più sofisticati, quindi anche il lavoro antiriciclaggio è diventato una missione chiave del governo vietnamita.


Di conseguenza, per le imprese straniere che desiderano investire in questo mercato è importante sapere che la normativa contro il riciclaggio di denaro è uno dei passi cruciali che il governo sta prendendo in seria considerazione.

Innanzitutto, il riciclaggio di denaro è l’atto di organizzazioni o individui con l’intento di legittimare l’origine di beni ottenuti attraverso attività criminali, direttamente o indirettamente, nonché dei relativi redditi, benefits, ricavi o profitti derivanti dall’acquisto di tali beni.


Ai sensi della legge antiriciclaggio 2022, in vigore dal 1° marzo 2023, e di altri documenti legali pertinenti, ci sono una serie di regole che le aziende straniere sono tenute a conoscere e rispettare, in particolare:

· Le aziende devono presentare una “Segnalazione di transazioni sospette”:


La Segnalazione di transazioni sospette è il processo di revisione, raccolta e analisi delle transazioni potenzialmente sospette effettuate dai propri clienti, il quale deve essere implementato sia da organizzazioni che da individui, nonché aggiornato e presentato annualmente alla Banca di Stato del Vietnam e le agenzie di gestione statale in base al settore di appartenenza per prevenire eventuali reati di riciclaggio di denaro.


I soggetti tenuti a compiere tale operazione, ovvero le cosiddette “Entità segnalanti”, possono presentare la Segnalazione di Operazioni Sospette online o offline (via fax, e-mail o telefono), garantendo la sicurezza e la protezione dei dati informativi comunicati.


Le Entità segnalanti includono sia organizzazioni finanziarie (banche, società di intermediazione mobiliare, compagnie di assicurazione…) che organizzazioni-non finanziarie (società a responsabilità limitata come produttori, commercianti, studi legali, agenzie immobiliari, ecc.), nonché le persone fisiche che svolgono attività commerciali di tipo non-finanziario.


In altre parole, un’azienda che rientra nei canoni sopracitati deve presentare una “Segnalazione di transazioni sospette”.

· Responsabilità delle Entità segnalanti ai sensi della circolare n. 09/2023 TT-NHNN:

a) Formazione e aggiornamento professionale in materia di antiriciclaggio per dirigenti e dipendenti coinvolti in attività antiriciclaggio;

b) Rivedere e aggiornare le i regolamenti interni, le policy e le procedure di gestione del rischio in materia di antiriciclaggio. Inoltre, entro 30 giorni dalla data di emissione o dalla modifica, integrazione, sostituzione dei regolamenti interni in materia di antiriciclaggio, essi vanno presentati all’autorità preposta alle funzioni e ai compiti in materia di antiriciclaggio, ovvero il Dipartimento prevenzione del riciclaggio.

c) Presentare i rapporti di controllo interno in materia di antiriciclaggio all’Autorità competente entro 60 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale, a meno che l’azienda non rientri tra le Entità segnalanti esonerate da quest’onere ai sensi della normativa vigente.

d) Registrare le informazioni del personale responsabile dell’antiriciclaggio per eventuali comunicazioni.


· Azione vietate in materia di antiriciclaggio


In base all’articolo 8 dell’Antiriciclaggio 2022, “organizzare, partecipare o sostenere operazioni di riciclaggio di denaro”, “creare e mantenere conti anonimi o pseudonimi” e “fornire illegalmente servizi che comportano l’accettazione di contanti, assegni, altri strumenti monetari” rientrano tra le azione vietate in materia di antiriciclaggio.


· Misure provvisorie e gestione delle violazioni


Nel caso in cui un’azienda sia sospettata di aver commesso violazioni delle disposizioni di legge in materia di antiriciclaggio, essa può incorrere in azioni disciplinari, sanzioni amministrative o procedimenti penali, a seconda della natura e della gravità della violazione. In caso di danni, il risarcimento deve essere fornito in conformità con le norme di legge ed è sono previste misure provvisorie nei suoi confronti tra le quali “la sospensione delle transazioni”, “il congelamento dei conti bancari” e “il congelamento, sequestro o blocco temporaneo degli assets”.


In conclusione, il governo vietnamita ha riconosciuto l’importanza fondamentale di solidi sforzi antiriciclaggio a seguito dell’evoluzione e incremento del fenomeno di riciclaggio del denaro. Pertanto, per le imprese straniere interessate alle opportunità di investimento nel mercato vietnamita, è fondamentale attenersi alla normativa antiriciclaggio di questo paese.


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In D’Andrea & Partners Legal Counsel siamo autori di pubblicazioni innovative che esplorano il Vietnam, prodotte al fine di fornire agli investitori e alle imprese straniere una guida più pratica su come fare affari in Vietnam, con un contesto specifico del quadro economico e giuridico del paese, inclusa la normativa antiriciclaggio.


Il contenuto di cui sopra è fornito esclusivamente a scopo informativo. La disposizione del presente articolo non crea un rapporto professionale tra D’Andrea & Partners ed il lettore, e non è da considerarsi un parere giuridico. Inoltre, il contenuto di questo articolo non può sostituire una consulenza legale apposita in base alle circostanze specifiche di ciascun caso


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