La nuova versione degli “elenchi negativi”relativi agli IDE in Cina

Non tutti i settori industriali sono aperti agli investimenti esteri diretti in Cina. In particolare, sin dal 1995, il Governo cinese ha periodicamente pubblicato una Lista contenente l’indicazione tassativa dei settori industriali per i quali sono consentiti gli investimenti stranieri (Catalogues for the guidance of foreign investment industries). Nella Lista, i predetti settori sono classificati come “incoraggiati”, “permessi”, “soggetti a restrizioni” e “vietati” agli investitori stranieri: per gli investimenti “incoraggiati” l’investitore potrà beneficiare del cd. “trattamento nazionale”, venendo dunque parificato dal punto di vista normativo ad un investitore cinese; per quanto riguarda gli investimenti “soggetti a restrizioni”, l’investitore potrà effettuare l’investimento nel rispetto di alcune limitazioni e condizioni (ad es. in termini di percentuale massima di partecipazione al capitale sociale); per quanto riguarda gli investimenti “vietati”, essi dovranno ritenersi del tutto preclusi agli investimenti stranieri. Ogni settore non espressamente menzionato rientra invece tra gli investimenti “consentiti”.

 

Al contrario – nelle varie Free Trade Zones costituite in Cina – vige il criterio del cd. “Elenco Negativo”, in virtù del quale entro il territorio delle FTZ sono consentiti gli investimenti stranieri in tutti i settori industriali che non siano espressamente proibiti o soggetti a restrizioni sulla base del predetto Elenco Negativo (FTZ).

 

La versione della Lista attualmente vigente, approvata nel 2017, ha mantenuto le tradizionali categorie degli investimenti “incoraggiati”, “permessi”, “soggetti a restrizioni” e “proibiti”, aggregando però le categorie degli investimenti proibiti e soggetti a restrizioni in una sezione speciale denominata “special management measures for the market entry of foreign investment”, al fine di creare un “elenco negativo” nazionale volto ad orientare gli investitori in merito alle politiche statuali relative all’ingresso nel mercato cinese. Gli investitori stranieri, in particolare, possono fare riferimento a tale elenco negativo per determinare se un investimento è soggetto alla tradizionale procedura di esame ed approvazione da parte del MOFCOM, o beneficiare della nuova procedura di registrazione online della documentazione presso il MOFCOM.

 

Entrambi i menzionati “Elenchi negativi” sono stati aggiornati con l’obiettivo di ridurre le restrizioni relative agli investimenti esteri diretti in Cina.

 

In particolare, la nuova versione delle Special Administrative Measures for Foreign Investment Access (“Elenco Negativo 2018”) è stata promulgata il 28 Giugno 2018 dalla NDRC e dal Ministero del Commercio con l’obiettivo di ridurre ulteriormente le limitazioni previste per gli IDE. In particolare, detto elenco contempla attualmente 48 settori industriali a fronte dei 63 precedentemente previsti, a seguito della liberalizzazione di 22 settori. In particolare, possono ricordarsi l’abolizione delle restrizioni relative alla quota detenuta da soci stranieri in società bancarie, ed in società produttrici di veicoli a motore ed elettrici. In nuovo elenco negativo disciplina altresì in modo diretto le speciali misure amministrative relative agli investimenti stranieri (ad es., eventuali requisiti relativi alla compagine societaria).

 

Il 30 Giugno 2018, il NDRC e il MOC hanno altresì rilasciato la nuova versione dell’Elenco negativo vigente nelle FTZ (“Elenco Negativo FTZ 2018”), che entrerà in vigore il 30 luglio p.v.

Rispetto all’Elenco Negativo FTZ del 2017, il numero dei settori menzionati è stato ridotto da 95 a 45. I principali settori interessati sono l’agricoltura, l’industria mineraria ed il settore culturale. In particolare, tra le varie misure, può ricordarsi l’aumento della percentuale di partecipazione al capitale sociale consentita agli investitori stranieri nel settore della coltivazione di nuove varietà di grano e mais e nella produzione delle relative sementi (che passa dal 49% al 66%); la rimozione delle restrizioni relative alle joint ventures nel settore dello sfruttamento del petrolio e del gas naturale; la possibilità per gli investitori stranieri di detenere una quota di maggioranza nelle società nel settore dell’intrattenimento e spettacolo.

 

Questi cambiamenti rappresentano sicuramente un progresso significativo, che dimostra l’impegno del Governo cinese nel senso della progressiva liberalizzazione dell’accesso al mercato da parte degli investitori stranieri.

 

Per ogni chiarimento in materia di investimenti esteri diretti in Cina, non esitate a contattarci all’indirizzo info@dandreapartners.com