Investimenti Diretti Esteri in Vietnam – Il Settore High Tech

Il Vietnam sta rapidamente emergendo come una dinamica potenza economica globale, trainato da una combinazione unica di fattori. Un recente rapporto intitolato “Vietnam: Un Motore Globale di Crescita,” redatto da Golden Gate Ventures e Boston Consulting Group, sottolinea il ruolo cruciale del Vietnam nella ridefinizione dell’ASEAN e dell’economia mondiale.

Il rapporto prevede un notevole aumento degli scambi commerciali all’interno dell’ASEAN entro il 2031, grazie ai principali contributori, tra cui Cina, Giappone, Corea del Sud, UE e Stati Uniti. Il Vietnam, leader nella crescita del PIL nell’ASEAN, è destinato a diventare il protagonista principale.

In un contesto di crescenti tensioni geopolitiche e competizione tra le principali potenze nella regione dell’Asia Pacifico, il Vietnam ha consolidato la sua reputazione come un paese affidabile in cui investire. La sua economia prospera e il crescente interesse degli investitori internazionali hanno trasformato il paese in una meta privilegiata per gli Investimenti Diretti Esteri (IDE), soprattutto nel settore ad alta tecnologia.

Una delle ultime tendenze, e forse la più significativa, vede il Vietnam come un hub manifatturiero globale nel campo dell’alta tecnologia. Il governo vietnamita, infatti, sta spostando il suo focus verso una crescita non trainata soltanto da investimenti a basso fattore coefficiente tecnologico, ma soprattutto da investimenti sempre più grandi e di qualità. Questa trasformazione comporta l’abbandono di settori che si basano su manodopera a basso costo e pone maggiore enfasi sull’innovazione, lo sviluppo del talento e la crescita dei settori ad alta tecnologia, digitali ed ecologici.

Dal 2020, importanti colossi globali come Apple, Google e Samsung hanno riconosciuto il potenziale del Vietnam e hanno stabilito nuove strutture manifatturiere nel paese. Apple, ad esempio, ha già spostato la produzione dei MacBook in Vietnam e ha recentemente aperto il suo primo negozio online ufficiale nel paese. Il produttore giapponese di fotocamere Canon conta più di cento fornitori locali in Vietnam, mentre le aziende di elettronica Panasonic e Brother ne hanno decine, molte delle quali producono componenti complessi come schermi TV.

Recentemente, durante la visita del Presidente americano Biden in Vietnam, dirigenti di importanti aziende come Google, Intel, Amkor, Marvell, GlobalFoundries e Boeing hanno partecipato al Summit sull’Innovazione e sugli Investimenti Vietnam-USA, come riportato da Reuters. Questo summit riflette l’interesse degli Stati Uniti nel potenziare l’importanza globale del Vietnam, in particolare nell’industria dei semiconduttori.

Infine, l’azienda sudcoreana Samsung ha investito 220 milioni di dollari in un centro di ricerca e sviluppo (R&D) nella capitale Hanoi, diventando così il più grande del Sud-est asiatico. Questo investimento dimostra l’ambizione del Vietnam di diventare non solo un solido polo manifatturiero per le tecnologie hardware ma anche un centro per lo sviluppo e la sperimentazione di software e altre tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale (IA), il big data e l’Internet delle cose (IoT).

Questo spostamento verso gli “IDE di alta qualità” sottolinea gli investimenti a valore aggiunto nella popolazione da parte del governo, compresi l’istruzione, la ricerca e lo sviluppo e l’integrazione nella catena di approvvigionamento. Incentiva la creazione di imprese ad alta tecnologia e pulite che mettono l’accento sull’impatto ambientale, allineandosi agli standard regionali e globali.

In conclusione, con la sua rapida trasformazione, il Vietnam è ben avviato per diventare un polo tecnologico globale, seguendo una traiettoria simile a quella della Cina e di altri paesi nella regione dell’Asia Pacifico. Mentre entra nel suo prossimo decennio d’oro di crescita, l’influenza del Vietnam sull’economia regionale e, in parte mondiale, è destinata a continuare la sua ascesa.

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