Investimenti diretti esteri in India

Introduzione

L’India ha visto un rapido flusso di investimenti diretti esteri in ingresso sin dalla liberalizzazione della politica degli investimenti in India nel 1999. Secondo un recente sondaggio condotto dal World Investment Report e pubblicato dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD), l’India si è classificata al 7° posto tra le economie globali come la principale destinazione per gli IDE per il 2021. L’India ha attirato il più alto flusso totale di IDE in ingresso per un importo di 83,57 miliardi di dollari durante l’anno finanziario 2020-21, mentre l’anno finanziario 2022-23 ammonta a 70,97 miliardi di dollari.

Il Quadro Giuridico

Al fine di fornire una breve sintesi riguardante gli IDE in India, ci addentreremo nel quadro giuridico. Gli investimenti esteri in India sono regolati dal Foreign Exchange Management Act (FEMA) del 1999. La più recente politica consolidata, entrata in vigore il 15 ottobre 2020, regola gli investimenti diretti esteri, in base alla classifica dei diversi settori in due modalità di base.

Secondo il regime più recente, gli IDE possono essere effettuati secondo due modalità: l’Automatic Route e il Government Approval Route.

Secondo la modalità dell’Automatic Route, l’investitore straniero o la società indiana non richiede alcuna approvazione da parte della RBI o del Governo indiano per l’investimento. Nel Government Approval Route, invece, è necessario ottenere l’approvazione preventiva del Governo indiano, Ministero delle Finanze, Foreign Investment Promotion Board (FIPB).

La Consolidated FDI Policy del 2020 stabilisce in maniera speficifa la percentuale di investimenti diretti esteri consentiti in ogni settore. In particolare, i settori come l’agricoltura e l’allevamento, i servizi di trasporto aereo, i beni strumentali, il commercio all’ingrosso Cash & Carry, le attività di e-commerce, il petrolio e il gas naturale, i prodotti farmaceutici (greenfield), le energie rinnovabili, le strade e le autostrade, il commercio al dettaglio monomarca, il tessile e l’abbigliamento, le assicurazioni e gli intermediari assicurativi godono del 100% degli IDE secondo l’Approval Route, vale a dire che gli investitori possono effettuare il 100% degli investimenti senza dover ricevere alcuna approvazione preventiva da parte del Governo indiano.

In altri settori, come quello degli investimenti in società infrastrutturali nel mercato dei valori mobiliari e delle assicurazioni, è possibile investire fino al 49% secondo l’Automatic Route.

Allo stesso modo, nei settori come quello bancario (settore pubblico), dei servizi di contenuti radiotelevisivi, del commercio al dettaglio di prodotti alimentari, del commercio al dettaglio multimarca e dei mezzi di stampa, è possibile investire fino a una certa percentuale di IDE secondo il Government approval route. In altre parole, gli investimenti in questi settori sono limitati dalla percentuale stabilita nella politica e devono essere approvati dal governo. Per questa ragione, infatti, gli investimenti stranieri nel commercio al dettaglio multimarca sono consentiti nella misura del 51% degli IDE, previa approvazione del Governo centrale indiano.

Una terza categoria, classificata come IDE tramite Automatic and Government Approval Route, consente di effettuare investimenti esteri fino a una determinata percentuale stabilita nell’IDE senza l’obbligo di approvazione da parte del governo; tuttavia, per qualsiasi ulteriore aumento della percentuale di IDE nel settore, sarà invece necessario ottenere prima l’approvazione da parte del governo. Rientrano in questi settori: i servizi di trasporto aereo, il settore bancario, il settore sanitario (brownfield), il settore farmaceutico (brownfield) e i servizi di telecomunicazione è possibile avvalersi di questa possibilità. Da ricordare però che nel settore bancario (settore privato), l’Automatic Route consente fino al 49% di IDE e per ulteriori investimenti esteri limitati al 74% è necessaria l’approvazione del governo.

Oltre alle modalità sopra citate, il governo indiano ha vietato gli investimenti diretti esteri in alcuni settori stabiliti, come il gioco d’azzardo e le scommesse; le attività di lotteria (comprese le lotterie governative/private, le lotterie online, ecc,); Attività/settori non aperti agli investimenti del settore privato (ad esempio, energia atomica/ferrovie); attività di chit fund; società Nidhi; attività immobiliari o costruzione di case coloniche; commercio di diritti di sviluppo trasferibili; produzione di tabacco, sigari, cheroot, sigaretti, sigarette e altri sostituti del tabacco.

Il Governo indiano ha stabilito una procedura per gli investimenti effettuati secondo la Government Approval Route.

L’entità straniera che desidera investire in un determinato settore, il quale necessita dell’approvazione del governo, deve presentare la proposta di domanda di investimento straniero, insieme ai documenti di supporto da depositare online, sul portale per la facilitazione degli investimenti stranieri.

Il Dipartimento per la Promozione dell’Industria e del Commercio Interno (DPIIT) individuerà il Ministero/Dipartimento interessato e inoltrerà la proposta entro 2 giorni. Allo stesso modo, la proposta sarà trasmessa alla Reserve Bank of India per commenti dal punto di vista della FEMA. Dopodiché il DPIIT dovrà fornire i propri giudizi entro 4 settimane dal ricevimento della domanda online, mentre il Ministero degli Affari Interni (se applicabile) dovrà fornire i propri giudizi entro 6 settimane.

Le proposte che prevedono IDE superiori a 775 milioni di dollari saranno sottoposte al Comitato di Gabinetto per gli Affari Economici. Una volta completata, la proposta sarà approvata entro 8-10 settimane.

Conclusione:

In termini numerici, i settori del software e dell’hardware per il computer hanno attirato i maggiori flussi di IDE in ingresso, pari a 9,39 miliardi di dollari, oltre ciò anche il settore dei servizi ha ricevuto investimenti significativi, pari a 8,70 miliardi di dollari. Altri settori che hanno ricevuto notevoli IDE sono il commercio, i farmaci e i prodotti farmaceutici, l’industria automobilistica, i prodotti chimici e le attività di costruzione (infrastrutture). A livello regionale, Maharashtra si è classificato come la prima destinazione di IDE con un totale di 14,80 miliardi di dollari, seguito da Karnataka che ha seguito con 10,42 miliardi di dollari, mentre Delhi e Gujarat hanno attirato rispettivamente 7,53 miliardi di dollari e 4,71 miliardi di dollari.

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