India: Legge sulla tutela dei diritti delle donne sul posto di lavoro

India: Legge sulla tutela dei diritti delle donne sul posto di lavoro

Nel preambolo della Costituzione dell’India, ed in corrispondenza delle relative garanzie di cui all’Art. 14 della stessa, si legge: “uguaglianza di status e di opportunita’”.

Quindi, la parita’ di trattamento di uomini e donne e’ un obbligo legale ed ogni atto discriminatorio, compresa, tra gli altri, la molestia sessuale, e’ considerato violazione dei diritti fondamentali. Per proteggere le donne e garantire loro un effettivo strumento di tutela contro le molestie sessuali sul luogo di lavoro, nel dicembre 2013 e’ stato emanato un provvedimento legislativo, The Prevention of Workplace Sexual Harassment Act. Da notare e’ che questa legge e’ stata emanata 15 anni dopo lo storico caso “Vishakha and others v. State of Rajasthan”, attenendosi alle linee guida fornite dalla Corte Suprema sull’ attuazione dei diritti fondamentali delle donne lavoratrici. L’istanza in analisi fu allora presentata contro lo Stato del Rajasthan e contro l’Unione Indiana dopo che una donna, impiegata nei lavori sociali con il Governo del Rajasthan, fu brutalmente stuprata per aver tentato di impedire un matrimonio tra bambini, pratica di uso comune in quel periodo. Adesso, tutti i datori di lavoro sono tenuti a prevedere uno strumento per porre rimedio in caso di segnalazioni inerenti le molestie sessuali, rafforzando dunque l’uguaglianza di genere sul luogo di lavoro.

Quest’ultimo e’ definito come “qualsiasi posto frequentato dai dipendenti per motivi di lavoro, inclusi anche i mezzi di trasporti usati dagli stessi per spostarsi”. Questa definizione di luogo di lavoro copre sia i settori organizzati che quelli non organizzati, percio’ include sia le organizzazioni pubbliche che quelle private, tra cui societa’, NGO o fornitori di servizi, ospedali/case di cura, abitazioni e case.

L’Atto in analisi prevede poi due tipi di Autorita’ competenti per i reclami : l’Internal Complaints Committee (ICC), che dovrebbe avere una donna nel ruolo di presidente, e il Local Complaints Committee (LCC), che permette alle donne in istituzioni piccole o non organizzate di rivolgersi ai funzionari del Governo per risolvere i problemi in oggetto.

Lo scorso 7 novembre, Smt Maneka Sanjay Gandhi, Ministro dello Sviluppo per le donne ed i bambini, ha lanciato il portale “She-Box Online Complaint Management System”, per permettere alle donne che lavorano in enti sia pubblici che privati, di segnalare eventuali molestie subite sul posto di lavoro. Una volta che la segnalazione e’registrata sul portale, questa verra’ direttamente inoltrata ad uno dei due suddetti comitati, a seconda della tipologia di dipendente in questione. Attraverso questo portale, sia il Ministero dello Sviluppo per le donne ed i bambini sia la dipendente vittima possono monitorare lo stato dell’inchiesta condotta dai comitati. Questo e’ senza dubbio un importantissimo passo in avanti che procede seguendo la scia della campagna social #MeToo, lanciata a livello globale contro le molestie sessuali durante lo scandalo Harvey Weinstein, verificatosi lo scorso ottobre quando il produttore cinematografico americano di fama internazionale e co-fondatore della Miramax, Harvey Weinsten, e’ stato accusato di molestie sessuali da piu’ di 50 donne.

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