Contributi In Conto Capitale Relativi Alla Costituzione Di Un’Impresa a Capitale Straniero in Vietnam

Nel corso degli anni, soprattutto dopo la pandemia di Covid-19, il Vietnam ha attratto ingenti investimenti da tutto il mondo. Grazie a un mercato sempre più dinamico e a una serie di politiche ragionevoli, molti investitori stranieri scelgono il Vietnam come destinazione allettante per stabilire, sviluppare ed espandere la propria attività, soprattutto con il modello degli investimenti diretti esteri (“IDE”).

In relazione agli Investimenti Diretti Esteri (IDE), il contributo di capitale è un fattore estremamente significativo e questo articolo fornirà ai lettori le conoscenze necessarie relative ai contributi di capitale quando si costituisce un’impresa IDE in Vietnam.

La legge vietnamita non richiede un capitale minimo per la costituzione di una società in Vietnam, ad eccezione di alcuni settori di investimento o di alcune linee di business condizionate (ad esempio, il settore immobiliare richiede un capitale minimo di 20 miliardi di VND, circa 815.000,00 euro). In realtà, prima di effettuare una richiesta di investimento, gli investitori dovrebbero considerare una quantità di capitale sufficiente per realizzare con successo gli obiettivi aziendali previsti.

L’apporto di capitale può avvenire sotto forma di valuta locale (Dong vietnamita), valute estere liberamente convertibili (come USD o EUR), oro, diritti di utilizzo del terreno, diritti di proprietà intellettuale, tecnologie, segreti tecnici o altri beni il cui valore può essere espresso in termini di denaro. Pertanto, qualsiasi tipo di contributo dato da qualcosa che non può essere considerato un bene, come prestazione d’opera o prestazione intellettuale, non dovrebbe essere classificato come una forma di contributo in conto capitale. Inoltre, solo gli individui e le organizzazioni che sono i proprietari legali del bene o che hanno il diritto di utilizzarlo possono conferirlo come capitale.

In generale, il capitale deve essere conferito in base ai termini specificati nel Certificato di registrazione d’investimento e nel Certificato di registrazione dell’impresa. Per quanto riguarda il capitale sociale, gli investitori devono effettuare il conferimento entro 90 giorni dalla data di emissione del Certificato di registrazione dell’impresa, esclusi i tempi necessari per il trasporto/importazione (in caso di conferimento in natura) e per l’espletamento delle procedure amministrative per il trasferimento della relativa titolarità.

In caso di violazioni, l’investitore può essere sottoposto a ispezione e multato dalle autorità competenti e sarà tenuto ad adeguare i suddetti certificati con l’importo del capitale aggiornato.

Inoltre, quando gli Investitori effettuano un conferimento in valuta estera, i fondi devono essere trasferiti su un Conto Capitale di Investimento Diretto (DICA), per evitare sanzioni amministrative da 20 a 30 milioni di VND (ovvero da 813 a 1219 euro) in caso di violazione di questa procedura.

Se l’investitore apporta capitale tramite conferimento in natura (ossia conferimento di beni), deve specificare il valore di detti beni, che deve essere indicato dai soci fondatori (o dagli azionisti) secondo il principio del consenso, o da un Ente di valutazione. Nel caso in cui il valore di cespiti sia definito da un Ente di valutazione, il risultato deve essere approvato da più del 50% dei soci fondatori e degli azionisti e, se gli asset conferiti sono valutati più del loro valore effettivo al momento del conferimento di capitale, i soci fondatori e gli azionisti devono aggiungere congiuntamente un importo di valore pari alla differenza tra il valore stimato e il valore effettivo dei cespiti conferiti al momento della valutazione.

Poiché l’Ente di valutazione è responsabile dei danni causati dalla valutazione intenzionale di un valore superiore a quello effettivo, si consiglia vivamente di affidarsi a tali Enti per evitare future controversie.

In effetti, la comprensione della normativa vietnamita in materia di apporto di capitale può portare vantaggi agli investitori stranieri che cercano opportunità di diversificare il proprio portafoglio in uno dei Paesi più interessanti e strategici della regione Asia-Pacifico, acquisendo maggiore consapevolezza sui processi legati agli IDE in generale.

Per mitigare i rischi fiscali e di compliance dovuti a possibili modifiche della normativa vigente, si suggerisce comunque di svolgere le attività di business come la costituzione e gli investimenti con il supporto di avvocati specializzati o di specialisti costantemente aggiornati sulla legislazione e sulle procedure amministrative del Paese.