Breve valutazione dell’impatto delle sanzioni internazionali sulla Federazione Russa

Sono trascorsi diversi mesi dall’inizio dell’operazione militare speciale della Russia e l’Unione Europea ha adottato diversi pacchetti di sanzioni contro la Russia. L’ultimo pacchetto di sanzioni,  il sesto, e’ sttao introdotto il 1° giugno 2022. Nel nostro articolo esamineremo e valuteremo l’impatto delle sanzioni sull’economia russa. 

Introduzione 

Le sanzioni senza precedenti imposte dai Paesi occidentali alla Russia hanno avuto un grande impatto sull’economia globale. Queste sanzioni includono dalle restrizioni su larga scala al sistema finanziario russo (compresa la Banca Centrale e le principali banche commerciali statali e private), alle attività di alcune società russe e ad alcuni settori dell’economia, nonché la chiusura dello spazio aereo e dei porti marittimi, oltre che sanzioni personali contro i politici e i principali imprenditori russi. 

Un dato interessante è che la Russia ha superato l’Iran in termini di numero di sanzioni  ad essa imposte. Anche i media russi (canali televisivi e siti di notizie russi) sono stati ampiamente vietati in Occidente. Tra l’altro, gli eventi culturali organizzati sotto l’egida della Federazione Russa sono stati assoggettati alle restrizioni. Inoltre, in alcuni Paesi europei, così come negli Stati Uniti e in Canada, sono state introdotte limitazioni a livello municipale nei confronti della Russia. 

Il sesto pacchetto di sanzioni 

A partire da febbraio 2022, l’Unione Europea ha introdotto sei pacchetti di sanzioni contro la Federazione Russa. Il sesto e più recente pacchetto di sanzioni, prevede: 

  • sanzioni contro alcune entità giuridiche   
  • parziale embargo sul petrolio russo 
  • rimozione di diverse banche dal circuito SWIFT 
  • ampliamento delle restrizioni alle esportazioni su un elenco di beni e tecnologie 
  • divieto di fornire determinati servizi 

Scenario economico in Russia 

È indubbio che l’imposizione di sanzioni contro la Federazione Russa abbia avuto un impatto notevole sulla sua economia. Tuttavia, va notato che il timore iniziale del mercato russo ha lasciato il posto a un moderato ottimismo. Il tasso di cambio del rublo russo si è notevolmente rafforzato rispetto alle altre valute. Se all’inizio dell’operazione speciale, a febbraio, 1 euro costava 150 rubli, a metà giugno il prezzo di 1 euro è di 58 rubli. Ciò dimostra la capacità di adattamento dell’economia del Paese, che è stata duramente colpita dalle sanzioni in vigore. 

Il secondo indicatore della sostenibilità del modello economico della Federazione Russa è il continuo aumento dei prezzi dell’energia. Nonostante l’imposizione di sanzioni, alcuni Paesi continuano ad acquistare petrolio attraverso vari canali proposti da aziende russe. La Federazione Russa ha inoltre incoraggiato vari Paesi dell’Eurozona ad aprire conti presso Gazprombank per pagare le importazioni di gas russo. In Russia, questo schema di pagamento è chiamato “gas in cambio di rubli”. Tra l’altro, secondo gli esperti, la Federazione Russa ha guadagnato circa 98 miliardi di dollari dalla vendita di risorse energetiche ai Paesi occidentali nei primi 100 giorni dall’inizio dell’operazione militare speciale. 

In terzo luogo, a partire dal 25 maggio 2022, gli Stati Uniti hanno rifiutato di estendere alla Federazione Russa la licenza che consente il servizio di pagamento del debito estero, che a sua volta porterebbe a un default tecnico. Il Ministero delle Finanze russo ha dichiarato che, in assenza di una licenza, avrebbe pagato il debito pubblico in rubli e che l’annuncio di un default tecnico non avrebbe avuto ripercussioni sull’economia russa. Le conseguenze di tale annuncio sono ancora da vedersi, in quanto gli operatori del mercato finanziario monitorano attentamente la situazione. 

Conclusione 

L’impatto delle sanzioni sull’economia della Federazione Russa non può essere valutato  complessivamente in questo periodo, poiché le sanzioni influenzeranno l’economia russa nel lungo periodo. Inoltre, le imprese e gli individui che trattano direttamente o indirettamente con la Federazione Russa devono valutare se sono pienamente compatibili con le sanzioni e le normative nazionali e internazionali. Questa valutazione è una parte essenziale quando si intraprendono attività di import/export, servizi finanziari e fornitura di altri servizi a persone fisiche e giuridiche russe.  

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